martedì 17 gennaio 2006

In viaggio da ragazzo

Guardavo il cielo che pareva immobile e la luce negli occhi di un sole prepotente e la testa mi duoleva ancora per la notte insonne e sregolata e la voce di mia madre mi lacerava i timpani, guidava a scatti lungo quell'autostrada per il nulla e chiusi gli occhi un attimo e il cielo era lì impresso nella mia mente e accesi l'autoradio per non sentire più mia madre e la coca sniffata nel cesso dell'autogrill faceva effetto, avvertivo una leggera scossa lungo tutto il corpo, riaprii gli occhi ed ero in una galleria luci come flash arancione, ombre veloci, mi sentivo eccitatissimo ed ebbi un'erezione e dissi a mia madre fermati in una piazzola quasi urlando e lei fece finta di non sentirmi e allora mi sbottonai i jeans e cominciai a masturbarmi e guardai il suo volto impassibile anche quando sporcai i sedili in pelle della sua mercedes nuova pulendomici la mano imbrattata di vita.

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