lunedì 11 giugno 2012

Giocare, ancora

L'aspetto fuori dai bagni, in un angolo quasi nascosto, fischiettando sfrontato. Lei esce e mi guarda un poco sorpresa-solo un poco però. Si avvicina stranamente cauta, mi sorride. Inclina il capo e mi guarda diretta negli occhi ridenti. Appoggio le mie mani sui suoi fianchi e l'attiro dolcemente verso di me. Sento la sua pelle tenera sotto le mie dita, percepisco l'arrendevolezza del suo corpo contro il mio. Poi lascio la presa e mi allontano, un lampo di tristezza le sfigura per un istante il viso. E io immagino il momento in cui davvero sfiorerò le sue labbra con le mie, immagino quell'istante magico in cui smetterò di giocare con lei per possederla, finalmente, e ne ho timore.

mercoledì 6 giugno 2012

La sirenetta

Mi domandi di camminare al tuo fianco e io annuisco, ogni passo una pugnalata ai miei piedi martoriati, ferite profonde spaccano la pelle e la carne, scoperta, sanguinante, sfrega contro il cuoio dolorosa. Tu cammini veloce in silenzio, a volte rallenti un poco e poi riprendi nella notte ad attraversare quel bosco buio. Lontano uno scroscio d'acqua rumoreggia tra le fronde e io annuso l'aria salmastra, anelando il momento in cui la terra lascerà posto al mare risanatore delle mie piaghe pulsanti. E poi ti fermi, al limitare degli alberi, un casto bacio sulla guancia e scappi via e io sfilo le scarpe-strumenti di tortura per la tuo voyeristica passione e mi tuffo nel mio mondo liquido di piacere.