giovedì 26 giugno 2008

L'aria che sa di lei

Lei è andata via, lasciando schizzi d'acqua in bagno, oggetti spostati in giro per casa ed il suo odore sulle lenzuola appena cambiate. Lei è andata via, dopo aver frastornato un po', ma non troppo, la mia vita; lei è andata via lasciando il suo odore sulle mie lenzuola, nel mio letto perfettamente rifatto, ed io resto lì, al buio, ad annusare l'aria che sa di lei, a ricordare i momenti passati insieme e ad immaginare i momenti che verranno, ad immaginare quando lei sarà di nuovo qui, quando potrò accarezzarla di nuovo, quando potrò guardarla gemere, quando potrò.

mercoledì 18 giugno 2008

Dove?

Dove ti rivedrò, anima bella? Forse sull'angolo di quella strada che curva seguendo il fiume, forse sul marciapiede di una stazione, appena sceso da un treno che arriva da chissà dove, carico di vite e di speranza. Forse su una mappa, seguendo tracciati sconosciuti, o fermo ad un semaforo in attesa del verde per ripartire. Mi basterà tenere gli occhi ben aperti per riconoscerti o dovrò affidarmi all'olfatto, al tuo odore, o basterà ascoltare il mio cuore che di colpo batterà più forte, radar che rivela la tua presenza. Ma io so dove ti rivedrò: basterà aprire la porta e tu sarai lì, ed io sarò lì.

lunedì 16 giugno 2008

Taciti gesti


Sei seduto accanto a me, ed avverto un certo imbarazzo, un'inquietudine che ti arrossa il viso e ti impedisce di guardarmi. Solo ogni tanto ti volti, fissandomi negli occhi in modo provocatorio, quasi cercassi di sfidarmi ad arrossire, quasi mi sfidassi ad abbassare lo sguardo. Io sorrido, un po' affascinata da questo giochetto malizioso, ma stranamente non avverto nessuna sensazione, solo la tua tensione inutile, mentre immagini cose che mai avverranno, mentre immagini di possedermi lì, a quel tavolo in mezzo ad una folla che pranza ignara.

martedì 10 giugno 2008

E poi

E poi venne il momento del silenzio, dei corpi stanchi abbandonati al buio, dei pensieri oziosi, dei desideri assopiti. Venne il momento in cui non c'erano più domande da porsi e risposte da inventare, il momento in cui i sogni avevano raggiunto il cielo trasformandosi in nuvole che una leggera brezza aveva dissolto piano, il momento in cui i nostri respiri avevano rallentato ed i nostri cuori avevano smesso di palpitare frenetici per quietarsi e vivere. E poi, a poco a poco, venne l'alba e ci sorprese nudi, addormentati in un letto sconosciuto, l'uno accanto all'altro, ebbri di noi stessi, ebbri del nostro amore.

giovedì 5 giugno 2008

Sento


Sento il tuo calore che riempie lo spazio fra te e me, sento il tuo respiro lento e tranquillo in questa notte fresca di tarda primavera, tapparelle abbassate che lasciano filtrare appena un po' di luce da un lampione in strada. Sento un cane che abbaia in lontananza, ed il profumo fresco delle lenzuola colorate che mi avvolgono, mentre allungo nel letto una mano a sfiorare la tua. Sento le tue dita stringere le mie, ed uno strano senso di sicurezza e pace mi pervade, come se il tuo sorriso calmo rischiarasse la mia notte, una notte fresca in cui non sono sola. Sento a poco a poco il sonno arrivare, e poi non sento più nulla.

mercoledì 4 giugno 2008

Passiva


Rimaniamo soli, in un attimo di imbarazzante silenzio. Stranamente mi guardi diretto, non l'avevi mai fatto, quasi incuriosito dalla mia presenza lì, ed io tento un abbozzo di sorriso, per rassicurarti sulla mia assoluta passività, sulla mia presunta innocenza. Avverto violenta la distanza che ci separa, avverto la tua strana ansia e la tua difesa strenua, e spezzo quel silenzio teso con una battuta sciocca, poche parole che rompano quello scudo che ergi a proteggerti (da cosa, poi? da me?). Ed il tuo sguardo limpido per un attimo sorride, per un istante soltanto le tue barriere crollano, ed io rimango inerte, ad osservare la tua luce.