martedì 29 maggio 2012

Quel pensiero fugace

Lui si alza dalla sedia di fronte a me e per un istante fugace io mi ritrovo a fissare i pantaloni tesi sul suo sesso duro. Vertigini. Immagini sbiadite nella mia mente riappaiono crude, violente e uno smarrimento riempie i miei polmoni vuoti d'aria. Allungo incerta la mano solo per sfiorarlo, e quasi sento scottare le mie dita, quasi sento fuoco bruciare i miei nervi tesi, il mio desiderio inappagato da troppo, troppo tempo. Sorrido incerta, un lampo nei suoi occhi e il mio sguardo che ancora indugia lì, sfrontato, sfacciato, goloso.

Ti prego. Prendimi.

mercoledì 23 maggio 2012

Qualcuno che non dormirà

Credo fosse a causa del suo essere assolutamente improbabile, in quel cappottino rosso sullo sfondo di un marciapiede dalle parti del Trocadero, io a passeggio con il cane e lei che si infila (furtiva?) nell'androne di un hotel di mezza categoria. Mi fermo davanti alle vetrate, armeggia con i tasti dell'ascensore e si volta, e di nuovo sorride estatica come se fosse una bimba sorpresa a rubare caramelle e poi lui arriva. Improbabile anche lui in una giacca troppo grande e una barbetta aguzza che quasi pare posticcia, aria dimessa da intellettuale avulso dalle cose del mondo, eppure il suo sguardo insegue l'orlo di quel cappottino e mi ricordo d'improvviso quella volta in cui la sorpresi fra le braccia di mio marito, e il fragore di quello sparo e la sua risata cristallina e innocente. Spariscono nell'ascensore, il mio cagnolino tira impaziente verso il lato opposto della strada, e rimango un istante di più ad immaginare l'attimo in cui.