sabato 29 marzo 2008

Un anno dopo/2

Ripercorro dopo un anno quella strada che stranamente non mi risulta affatto famigliare, e mi accorgo di provare un certo smarrimento, poi sbircio una scritta, la tua casa sembra abbandonata, ma no, non è vero, tu sei lì, un po' più vecchio, un po' più solo, e mi parli nervoso, evitando quasi sempre di guardarmi, io rimango con te poco tempo, tu mi trattieni con le tue parole ma io voglio andarmene, mentre mi mostri gli oggetti della tua vita senza di me, i tuoi vestiti nuovi, i tuoi trofei, e come al solito mi aggiorni su dove sarai, e quando, come se volessi essere raggiunto. Ma è un gioco che conosco, ormai, e non mi inganni più, non ora, non dopo un anno.

mercoledì 26 marzo 2008

Lento

Parli lento, lo sguardo perso ad inseguire sull'orizzonte il volo di un pensiero lontano, ed io rimango incantata dalle tue parole che sgorgano limpide dalla tua anima, un vago sorriso aleggia sulle mie labbra ed il suono della tua voce accarezza i miei sogni, e mi ritrovo immersa nella tua vita, intrappolata dai tuoi sogni, in questo freddo giorno di una primavera che non arriva, non qui, dove tutto è ghiaccio e luce che abbaglia e sferza. Poi lento mi sfiori una mano, risvegliandomi dolcemente, e taci, mentre il tuo cuore veleggia oltre le montagne, mentre il tuo cuore veleggia verso la luce.


lunedì 24 marzo 2008

Viaggio nella tana del lupo


Un pomeriggio di luce e sole e aria che sferza il viso ed i pensieri, busso alla tua porta addormentata e tu sei lì, quasi stupito della mia presenza, quasi confuso mentre afferri la bottiglia ed i bicchieri che ti porgo, e passiamo le ore a parlare leggeri, ogni tanto tu allunghi pudico una mano a sfiorarmi, in cerca del calore della mia pelle fresca, e mi sorridi con dolcezza mentre nella tua mente non puoi far altro che pensare ad affondare i tuoi denti nella mia carne, lacerare, strapparne brani di cui saziarti, e poi mi lasci andare (devo correre da un'altra parte, in un altro incubo mascherato da sogno) e rimani ad immaginare il sapore metallico del mio sangue, la consistenza delle mie urla, e gongoli sapendo che ancora ti cercherò nella tua tana.

giovedì 20 marzo 2008

Voglio andare al mare!

Quando sono sgattaiolato fuori questa mattina lei era ancora nel letto, dormiva o fingeva, non so, ed ora spero che sia uscita mentre apro la porta, ed invece lei è ancora qui, affacciata ad una finestra e sorseggia qualcosa, un the, credo. Mi ha sentito entrare, ma continua a guardare fuori, orizzonte di case e squarcio di cielo, indossa una gonna bianca ed un golfino a coprire i segni sul suo corpo della nostra notte insieme, e mi avvicino lento ad accarezzare i suoi fianchi. Lei trasale appena, fremendo sotto la stoffa morbida e liscia, e non volge lo sguardo su di me, ma continua a fissare un punto lontano fra i tetti, ed io le sollevo lento la gonna, la sua pelle fresca sotto le mie dita, ancora un sorso di the, un leggero sorriso quando scopro che non indossa le mutandine.

mercoledì 19 marzo 2008

Un anno dopo

Tu riappari un anno dopo, parole sul telefono, in una notte ventosa nell'ennesimo letto non mio, l'ennesima valigia sfatta a metà, l'ennesima casa vuota ed estranea. Tu riappari ed io non so cosa fare, ed anche se vorrei rivederti tengo gli occhi chiusi per scacciarti ancora dal mio cuore. Così continuo a fingere che tu sia stato uno strano sogno, la materializzazione di un bisogno insoddisfatto e davvero avrei preferito non leggere le tue parole (un momento di solitudine nelle tue notti solitarie? cosa? dimmi, cosa cercavi di farmi sapere?).
E continuo a sforzarmi di sorridere mentre invece vorrei solo urlare e piangere e.

lunedì 10 marzo 2008

Frantumi


I sogni svaniscono in un pomeriggio di imbarazzo vergognoso, violentemente rendendomi conscia dell'illusione che mi avvolge e frantumi dei miei desideri cadono ai nostri piedi mentre il tuo corpo mi respinge, le tue mani mi allontanano ed a me non rimane che abbassare lo sguardo ed arrossire per l'imbarazzo del mio ennesimo errore (od orrore?). Resto così, di nuovo nuda davanti ad una realtà che non sono ancora in grado di affrontare, e lunghi giorni solitari senza nemmeno più il sogno del profumo della tua pelle fresca sulla mia, e notti tristi di rimpianto senza stelle, senza lacrime.

mercoledì 5 marzo 2008

Forse qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

I giorni si trascinano lenti e tristi in questi primi giorni di primavera e vento freddo e nuvole che oscurano i miei sogni, poi d'improvviso tu sei di nuovo qui, e qualcosa che credevo perduto si muove in fondo all'anima (ma no, è l'ennesima menzogna), qualcosa si muove ma è il tuo sesso che diventa duro contro il mio corpo che desidera solo sentire le tue mani scorrere su di esso, ed il mio respiro accelera e palpitazioni e nervosismo ed ansia, poi tu scompari come sempre, lasciandomi ancora esterrefatta, mentre rimango a sognare le carezze che mai mi darai.