martedì 29 gennaio 2008

Mi ricordo

Mi ricordo un giorno di sole e sudore, un ristorante a picco sul mare e pasta con le sarde, la luce forte delle tovaglie candide e l'aria fresca che spirava dal mare limpido. Mi ricordo i miei vestiti, una maglietta bianca ed una gonnellina leggera, sandaletti ai piedi e fiori fra i capelli. Mi ricordo una granita al limone, e passi lievi fra i vicoli di negozi e turisti. Ora tutto ciò appare così lontano, una strana nostalgia, mentre aspetto che l'inverno finisca, mentre aspetto che tu mi conduca ancora in quei luoghi magici, ad annusare oleandri in fiore e sale e estate.

La lunga strada


Guido veloce al tramonto verso un paese vicino, traffico lento e la luce che svanisce, musica sputata da un illegale lettore mp3 nelle orecchie aggrappata al volante, canto stonata, non conosco altro modo, ed un vestito indecente a scoprire la mia pelle. Guido veloce su quella lunga strada in discesa, gallerie a rincorrersi, e veloce, sempre più veloce, accanto a me scorrono vite inscatolate in auto scintillanti. Poi un cartello, un'uscita autostradale, e l'incontro familiare con luoghi conosciuti, mi fermo in un parcheggio qualunque e tu mi stai già aspettando, un saluto veloce ed un bar, un Campari ed un'altra sera che scivola via.

sabato 26 gennaio 2008

Apro gli occhi

Apro gli occhi in questa mattina di luce ed aria tersa, apro gli occhi e li spalanco sulla vita che scorre come un fiume, sponde ombrose ed invitanti. Mi affaccio dal ponte del traghetto che scivola lento su questo fiume magico e tu ti avvicini, ti avvicini a me ed appoggi il tuo corpo contro il mio, sento il tuo calore, sento la tua pelle ed il tuo odore, il tuo respiro appena un po' più veloce, le tue mani che piano sfiorano i miei fianchi, il tuo sguardo sul mio collo. Sento il tuo cuore fremere ed il tuo sesso pulsare, e lo sciabordio dei flutti che si infrangono contro lo scafo, il volo radente di uccelli ed il canto di un lontano muezzin, il profumo del deserto che arriva fino a noi, sospinto dalla fresca brezza del mattino. Ed intanto scorre la vita in noi.

giovedì 24 gennaio 2008

Miraggio

Di nuovo abbagliata da un sole troppo splendente, sei apparso come un miraggio, acqua nel deserto, e senza pensare mi sono tuffata per affogare nei tuoi freschi flutti, lente bracciate d'agonia mentre il sale brucia le mie labbra riarse dalla tua assenza e poi mi lascio sommergere e trascinare verso il fondo, stupita e meravigliata che quel miraggio si sia tramutato in un oceano di colore e meraviglia, i polmoni scoppiano per la pressione e riemergo, annullata, purificata, mentre la mia mente si svuota di te ed il mio cuore si riempie di dolcezza.

martedì 22 gennaio 2008

Ultimo indirizzo conosciuto

Non c'è finzione nei miei gesti, non ne sono capace, tutto per me scorre limpido come un fiume sotto un cielo di luce, ma tu menti e ti celi, e nascondi la verità ed io rimango così, disarmata ed imbarazzata, senza capire, senza sapere, solo un po' più triste, un po' più sconfitta. E mi domando ancora perché non riesca ad imparare a corazzarmi contro il mondo, mi domando ancora come possa credere che il mio piccolo steccato di foglie e fango possa proteggermi da. Da te. Che ancora diverso ma sempre lo stesso, calpesti il mio suolo come un nemico mascherato da sogno.

domenica 20 gennaio 2008

Forse

Resto senza parole quando le tue labbra si schiudono sulla mia pelle. Mi agito, fremo, sussulto. Poi tu svanisci, poi tu scompari dai miei occhi pieni di bianco buio e resto nervosa a rigirarmi sola in un letto troppo sfatto. Eppure. Tu esisti, ancora, da qualche parte, fuori dalla mia vita ma pensiero ossessivo che turba e sconforta e riempie di gioia ed attesa. Vorrei poterti sfiorare ancora, vorrei ancora ridere con te, sorridere dei miei goffi passi nel tuo sconosciuto territorio. Vorrei ancora.

sabato 19 gennaio 2008

Onesto

Onestamente mi inviti a commettere azioni disoneste, e ti dirigi famelico verso la preda certo della cattura. Io sorrido, sorrido maliziosa e divertita dai tuoi goffi addentamenti, sbranata dalla certezza del risultato, ma tu continui a mordere ed a dilaniare le mie difese indebolite da notti insonni e da vino dozzinale (troverò più chi mi inebrierà con nettare divino?), da troppi caffè e troppo pochi sogni. Poi tentenno un istante e già tu spalanchi le fauci verso la mia carne morbida e salata.

domenica 13 gennaio 2008

Galante

Lei sembra sempre fuori luogo, vestiti sbagliati, sorriso importuno, aria pacata anche in mezzo alle tempeste, così le porgo la mano per aiutarla ad attraversare il mondo, come se fosse una bambina da proteggere, e lei mi guarda riconoscente, da un sogno fuori dal tempo, e mi ringrazia gentile facendomi sentire unico, e mi accorgo che vorrei prendermi cura di lei in ogni istante solo per vedere ancora quel suo sorriso, e mi accorgo che così la mia vita avrebbe senso.

martedì 8 gennaio 2008

Una mattina

Lui si svegliò lento al respiro di lei che dormiva ancora, i loro corpi avvinti a proteggersi dal freddo della notte che svaniva ad oriente, illuminata dall'arrivo di un sole che li avrebbe visti ancora in fuga, clandestini da un mondo che li inseguiva con il suo brutale cinismo. Lui si svegliò ed allungo una mano a sfiorare la sua pelle umida e calda, l'odore acre della pelle appena percepibile fra le lenzuola stropicciate. Lei sussultò appena, si mosse piano ed aprì gli occhi, per un istante smarrita. Lui ne colse la vulnerabilità, in un momento di strano abbandono. Lei sorrise. Sorrise e si voltò verso di lui, il volto gonfio di sonno, i capelli scompigliati dai sogni. Poi, repentina, si alzò, abbandonò il letto e corse in bagno, e lui ascoltò i rumori del suo corpo, i rumori del corpo che amava.

giovedì 3 gennaio 2008

Nuvole e ghiaccio

Candidi scendono volteggiando sui tuoi occhi stanchi i miei ultimi sospiri tramutati in cristalli ghiacciati dalla tua abissale distanza. Candidi scendono sul mio volto trasformandosi in lacrime.
Candidi scendono a ricordare che tu già non sei più qui. L'ennesima cazzo di nevicata.

mercoledì 2 gennaio 2008

Dove sarò

Ormai intrappolata in un incubo glaciale, l'unica via di fuga è la fantasia che mi fa salpare dalle sponde del fiume sacro per immergermi nell'aria calda e secca di un deserto che è solo sabbia e profumo di un mondo che vive sotto la mia pelle arida di carezze e calore. Così chiudo un istante gli occhi ed annuso i miei ricordi mentre una nuova promessa si affaccia a quest'orizzonte di vuoto e silenzio, in attesa di un nuovo vento che spazzi le nuvole della mia solitudine, ed un sorriso che illumini ancora, sì, ancora questi giorni che scivolano verso il futuro.