martedì 8 gennaio 2008

Una mattina

Lui si svegliò lento al respiro di lei che dormiva ancora, i loro corpi avvinti a proteggersi dal freddo della notte che svaniva ad oriente, illuminata dall'arrivo di un sole che li avrebbe visti ancora in fuga, clandestini da un mondo che li inseguiva con il suo brutale cinismo. Lui si svegliò ed allungo una mano a sfiorare la sua pelle umida e calda, l'odore acre della pelle appena percepibile fra le lenzuola stropicciate. Lei sussultò appena, si mosse piano ed aprì gli occhi, per un istante smarrita. Lui ne colse la vulnerabilità, in un momento di strano abbandono. Lei sorrise. Sorrise e si voltò verso di lui, il volto gonfio di sonno, i capelli scompigliati dai sogni. Poi, repentina, si alzò, abbandonò il letto e corse in bagno, e lui ascoltò i rumori del suo corpo, i rumori del corpo che amava.

Nessun commento: