lunedì 27 agosto 2012

Il morso

Ora mordi feroce il mio petto e avverto sotto la pelle l'infrangersi di piccole vene cariche di sanguigne turbolenze. Sotto le dita leggere un leggero rigonfiamento duole palpitante, e poi compare il segno, bluastro e malcelato. Tu fingi di non esserne responsabile, come al solito adduci altrui colpe e sorridi di sguincio, stranamente taciturno mentre sfiori il punto dolente con le tue labbra arse dal sole. E poi, crudele, famelico, lupesco, azzanni ancora e i tuoi denti aguzzi perforano la pelle sottile, mentre con un dolce bacio assapori il flusso dei miei pensieri.

mercoledì 22 agosto 2012

Ad innalzar vele


Il vento sfilacciava le mie parole e i tuoi desideri. Fingevo di essere quello che avresti voluto, e smarrivo la mia essenza ad ogni colpo che infliggevi crudele. Salpammo un pomeriggio stanco, e tu ti domandavi perché mai avessi deciso di accollarti una zavorra triste, ed i miei pensieri sfuggivano silenziosi negli spruzzi di prora (tu urlavi ordini che non comprendevo, il mio corpo impegnato a mantenere un equilibrio precario in mezzo a quel sibilo costante). Approdammo a notte fonda in una cala di un'isola crudele, io infreddolita mi accostai a te e tu, come sempre, come ogni volta, mi respingesti altero, ordinandomi semplicemente di rimanere lì, come una polena ignuda, a vegliare sotto un cielo plumbeo.