giovedì 30 ottobre 2008

La strada per il nulla


Mi costringi ad inginocchiarmi di fronte a te, svestita ed inerme in questa notte di fuoco davanti ad un camino come in un'immagine stereotipata di seduzione dozzinale, ma io obbedisco docile e remissiva, e soddisfo i tuoi desideri inconfessabili, mentre lenta brucia la legna, ed ora rimani inebetito a guardarmi e non sai come sbarazzarti di me, non sai come sbarazzarti della schiava che mi hai fatto divenire, e cingi la mia vita nel tuo pugno, ne sei padrone ma intanto la temi, temi il mio pulsare fra le tue dita, temi il mio calore che ti avviluppa e ti ustiona, come le fiamme che non riesci a domare, come le fiamme che ardono e bruciano e distruggono lasciando infine solo un po' di cenere.

lunedì 27 ottobre 2008

Una notte di nebbia

Affacciata ad una finestra chiusa sbircio in strada la nebbia che avanza in questa notte insonne, brividi freddi accarezzano la mia schiena mentre tu non ci sei, perduto tra i flutti di un mare lontano, ed all'improvviso il telefono suona, una voce sconosciuta mi invita a raggiungerla ed io smetto di pensare ed indosso un maglione caldo su gambe nude e scendo in strada, un tratto veloce di auto e la portiera che si apre, ed un uomo che non avevo mai incontrato per un istante entra nella mia vita, ed io non penso a null'altro che a te, lui parla ma con me ci sei solo tu, lui parla ed a me brillano gli occhi pensando al tuo ritorno.

mercoledì 22 ottobre 2008

Sous le soleil brulant

Sdraiati al sole tiepido di un autunno che scolora il mondo, una coperta su di un prato, come due poveri amanti, dinnanzi a noi infinito panorama di una città addormentata in questa domenica qualunque. Sdraiati al sole, dicevo, parole leggere ed insensati discorsi a riempire le nostre orecchie delle nostre voci un po' ansiose, qualche mosca ronza lenta, lontano un cane abbaia. Sdraiati al sole, tu lasci che le mie labbra sfiorino la tua pelle, un sottile brivido nonostante la temperatura dell'aria un po' fosca di questo pomeriggio di metà ottobre sia assolutamente piacevole. Sdraiati al sole, mi sfili le mutandine e le getti un po' più in là, sull'erba di questo prato fuori dal mondo ed affacciato su un deserto di case fiumi uomini sogni.

giovedì 16 ottobre 2008

Baise-moi, encore


Lo so, non dovrei cedere così, senza orgoglio alcuno, ma tu telefoni ed io corro da te, in un improbabile vestito da sera (ma cosa ci fai conciata così?), tu mi sorridi malizioso, un rapido "ciao" distratto ed io mi avvinghio a te, le mie labbra precipitose sulle tue, lasciandoti senza respiro, lasciandoti senza fiato. Poi mi trascini in casa, nemmeno il tempo di trovare un letto, le tue mani su di me, i miei ansimi che aumentano, spasmi di piacere che squassano il ventre voglioso, l'odore della tua pelle fresca, l'odore del mio sesso caldo e ti supplico, baciami ancora.

martedì 14 ottobre 2008

L'importante è finire

Sbirci al tuo polso perfetto il tuo orologio perfetto, i minuti scorrono lentissimi mentre il cielo scolora in questa meravigliosa sera d'autunno, le nuvole argentee brillano come cristalli di bigiotteria, ed io nervosa balbetto stupidaggini inconsulte, fingendo ancora una volta di essere altro da me, (sto pensando ad un altro uomo, sto pensando che la tua cravatta è il paradigma di una personalità conformista, sto pensando che sembri un imbonitore, sto pensando, mentre fisso le tue zone intime, a come sarebbe allungare una mano verso il tuo sesso e sfiorarlo, per vedere il tuo volto raggelarsi), ma la mia mente è altrove, Mina canta in sottofondo una canzone eccitante, o forse risuona solo nelle mie orecchie, tu sbirci ancora il momento in cui potrai elegantemente svanire, ed io aspetto fremente l'istante in cui tu lo farai.



domenica 12 ottobre 2008

Labirinto

Quale strana alchimia mi abbia sospinta fra le tue braccia ancora me lo domando in questa domenica d'autunno, un maglione caldo sulla mia pelle che già dimentica i raggi del sole e torna bianca, carta su cui scrivere un nuovo racconto di cui già tutti intuiamo il finale, come un film d'altri tempi già visto, mentre cerco di mettere ordine nel labirinto della mia esistenza e delle mie innumerevoli stanze ancora vuote di te, e sorrido pensando che anche stavolta mi illudo che.


sabato 11 ottobre 2008

Erode's Harem

Crollo prostrata in adorazione di te (del tuo perfetto sesso duro), i giorni si trascinano vuoti come incubi in attesa che un tuo cenno mi confermi l'ingresso nel tuo harem (avrò passato l'esame? sarò stata abbastanza brava? sarò riuscita ad essere almeno all'altezza delle altre pretendenti?) ed intanto fremo ogni volta che il pensiero ritorna agli istanti di te che mi hai concesso, all'espressione serena e piena di potenza sul tuo volto, ai miei goffi tentativi di essere ciò che tu vuoi. Ed ora attendo supplice che tu, novello Erode, proferisca le parole tanto attese. "Salomè, danza per me". E languo.

venerdì 10 ottobre 2008

Oggetto

Mi sveglio molto presto, poche ore di sonno, e sorrido, addosso ancora il suo profumo, un po' di imbarazzo ripensando alla mia strana impudicizia, ripensando a sciocchezze dette ed a quella sensazione così fisica, così violenta, tattile, di essere un oggetto e nulla più. E forse per la prima volta l'assoluta assenza di aspettative su un futuro mi ha reso pienamente consapevole di ogni istante, ogni secondo è stato un dono che ora scorre sotto la mia pelle, mentre aspetto di risentire ancora il suo profumo, mentre aspetto un'altra notte che non verrà.

mercoledì 8 ottobre 2008

Lampo di me

D'improvviso ti domandi dove io trascorra le mie notti non più solitarie ed anche se fingi con te stesso il più assoluto disinteresse, una sottile fitta di (cosa? gelosia?) inquietudine si insinua all'altezza del tuo ventre mentre con forza scacci dalla tua mente l'immagine del mio corpo sfiorato da altre mani, da un altro uomo. Ed il ricordo del mio odore, dei miei gemiti, della mia pelle calda ti assale con un impeto che non riesci a contrastare e nonostante la certezza delle tue decisioni, per un istante (anche solo un breve istante mi basterebbe per sopravvivere) la mia assenza ti lascia senza respiro.


lunedì 6 ottobre 2008

Un meraviglioso bracciale di diamanti


Mi sveglio in un letto estraneo, un corpo sconosciuto accanto al mio in una mattina fredda e limpida d'autunno. Una mano accarezza lasciva la mia nudità, fruga la mia bocca, sapore di una notte di incubi, ancora stordita dal sonno apro gli occhi per ricordare quale perverso desiderio mi abbia condotta fino a quel punto, mentre quella mano impertinente continua a giocare con il mio corpo, facendomi gemere. Il respiro di quello sconosciuto si fa più veloce, con forza mi attira a sè ed avverto il suo calore sulla mia pelle fresca, il suo sesso duro insinuarsi in me e la sua passione esplodere in pochi gesti violenti, segni rossi affiorano sul mio collo, poi quel respiro si acquieta e lì, su un comodino, scorgo luccicare il prezzo della mia resa.

venerdì 3 ottobre 2008

Un po' di rimpianto

Come ogni mattina cerco di costruire una facciata per il mondo, e mentre scruto con gli occhi gonfi la mia faccia addormentata in uno specchio opacizzato dal vapore, tu mi appari prepotente nei ricordi, e rimango immobile mentre il pensiero di te mi paralizza, il ricordo del tuo corpo, dei tuoi sguardi su di me, le tue parole leggere e pesanti di sottintesi. Sorrido appena, poi una sensazione di dolore mi strazia le viscere perché la tua assenza è quanto di peggio mi sia trovata ad affrontare, eppure eri solo un'illusione, sogno di carne e pelle e sudore e sole, sogno di un'estate che è finita, come tutte le estati poi finiscono e non rimangono che foglie ad ingiallire sugli alberi ed il mio sorriso svanire al tuo ricordo.