martedì 27 marzo 2007

Sole


Sono rimasta abbagliata dal candore delle tua luce riflessa da una natura spietata e meravigliosa, ed ho perduto il senno scagliando il cuore verso il cielo, in prossimità di un sole sempre troppo caldo per essere raggiunto, ed ora non sono in grado di tornare sui miei passi e le ustioni sono ormai considerate inguaribili, così scruto il loro lento evolversi lenendo il dolore con lacrime scioccamente inutili, e davvero, davvero non so che fare, ora che tutto è andato perduto.

lunedì 19 marzo 2007

Graffi

Nascondi i segni di una colpevole violenza, ma io scorgo i graffi che segnano il tuo corpo e so, so cosa significano. Cerco di non immaginarti mentre giochi nel letto con lei, cerco di non immaginare le sue unghie che solcano la tua pelle liscia fino a farla sanguinare, e quella strana sensazione di piacere frammisto a dolore che ti lega sempre più a lei. Fingo di non sapere che poi vi siete addormentati l'uno nelle braccia dell'altra, distolgo lo sguardo dai tuoi graffi e fingo di credere alla tua ennesima bugia, fingo di credere che tu sia solo mio.

venerdì 16 marzo 2007

Cinderella


Lei svanisce ed io rimango in attesa ad osservare le ombre della notte riflesse sul soffitto, rami spogli di larici ed un'auto che passa lenta, un cane abbaia lontano e lei non rincasa, così cerco di non immaginarla mentre un altro uomo sfiora la sua pelle dolce e morbida, e cerco di non rigirarmi nel letto per poter sentire quando la serratura scatterà, ed intanto scaccio dalla mente il pensiero delle sue labbra che sfiorano altre labbra, e forse questo fruscio era il motore della sua buffa auto, poi un clac lontano, i suoi passi sulle scale, ed io fingo di dormire mentre il mio cuore accelera, la porta si apre e lei è lì, con le scarpe in mano per non svegliarmi, ed io sbircio l'orologio ed è mezzanotte, e lei è qui.

domenica 11 marzo 2007

Agata o dell'impossibilità di essere amati

Non so perché le aprii la porta della mia casa, un istante di debolezza, credo, e lei entrò forse in punta di piedi per rimanere, senza alcun riguardo per la vita che mi ero costruito. Cosa volle da me? Non domandò mai nulla, eppure in ogni suo gesto, in ogni suo sguardo, leggevo la domanda che urlava nella sua mente, alla quale non avrei mai, mai potuto rispondere. Per quanto tempo si fermò, davvero, non riesco a ricordarlo. Ma non posso dimenticare i suoi sorrisi al risveglio, le gocce d'acqua in bagno che rivelavano la sua distratta presenza, ed una strana sensazione di nostalgia quando la vedevo in attesa davanti al portone a rimirare il cielo che cambiava colore, aspettando il mio ritorno. Ora che l'ho mandata via, non riesco a capire come non riuscii a darle l'unica cosa che davvero importasse, l'unica cosa per cui vale la pena vivere.

martedì 6 marzo 2007

Sera di maggio

Sei entrato sorridente e con te hai portato il profumo di una sera di maggio, ultimi raggi di sole ed aria tersa, fiori di campo ed erba in attesa di esser tagliata, le prime cicale frinire lontane, e quella dolce sensazione di languido abbandono seguendo il volo delle rondini nel cielo mentre lento scende il buio, e per un istante ho scordato che fuori era ancora inverno e neve e che il mio cuore avrebbe dovuto essere ghiaccio, così mi ritrovo a struggermi per un profumo che era solo illusione di un'estate che per noi due non verrà mai.

venerdì 2 marzo 2007

Ritorno

Cosa avresti voluto trovare, al tuo ritorno? Braccia aperte ad accoglierti ed un letto profumato di rose e passione e attesa, già fantasticavi salendo le scale ed aprendo la porta, ed invece solo silenzio e vuoto e nessuno, nessuno come sempre, solo te stesso ed il tuo respiro, una sporta della spesa da svuotare ed un sogno al quale rinunciare e forse quella era la vita alla quale eri destinato, e forse non c'era mai stato null'altro.