domenica 30 dicembre 2007

Un saluto

Mi affaccio novella zarina sull'orlo del sentiero del tuo ultimo tragitto, tu mi sorridi, non vedo il tuo volto ma percepisco il tuo sorriso illuminare la mia silenziosa presenza, e scivoli via, mentre il tuo sguardo sfiora il mio nulla di parole solo pensate e d'improvviso, così, senza un motivo apparente, ti volti appena e vedo i tuoi occhi cercare i miei e alzi la mano per salutarmi, solo un cenno, un accenno soltanto, ma io già sono volata fra le stelle di questo cielo di stelle e sogno.

sabato 29 dicembre 2007

Il campione magico



Quale arcana magia ha unito i nostri destini, questo, ancora, lo ignoro, ma la tensione fra noi fa sbattere e chiudere porte, magicamente le serrature impazziscono mentre il tuo sorriso schiude promesse mai mantenute, e poi uno sguardo strano e di nuovo una strana tensione nell'aria, siedi accanto a me ed io innervosisco come scolaretta e poi cammino sbattendo violentemente contro muri eretti all'improvviso sui miei passi e goffa, goffa come non mai ti guardo, tu, il mio magico campione.

giovedì 20 dicembre 2007

Disfacimento

Alla fine hai pagato tu, tutte le tue colpe, e anche qualcosa in più, e giaci fra le rovine della tua vita senza reagire, una casa ormai abbandonata, vuota di me e di anima, e ti rifugi in un letto troppo ordinato mentre intorno il tuo mondo affonda, ed io vorrei che ancora ti ergessi come colonna imperitura, ma stai crollando, lentamente, inesorabilmente, in mezzo ad un disordinato nulla di oggetti abbandonati e troppo vino e troppo fumo e troppa tristezza.

lunedì 17 dicembre 2007

Schizzo come un tappo di champagne

Tu mi sfiori casualmente la mano, afferrando qualcosa che ti porgo, ed io sento lo stomaco stringersi ed il mio sesso reagire, come un animale in preda ad istinti incontrollabili, e percepisco il mio volto arrossire e so che tu mi stai fissando compiaciuto del mio assurdo turbamento, così cerco di distrarmi trastullandomi con la realtà, tu appartieni ad un’altra persona e la mia moralità borghese mi impedirebbe anche solo di lasciare il mio sguardo scorrere lascivo su di te, ma non riesco a trattenermi ed immagino il tuo corpo contro il mio e sento di peccare, e sento che.

giovedì 13 dicembre 2007

A L., artista svizzero (ma non è un controsenso?)


Tu mi parli ed io non riesco ad immaginare altro che le tue labbra su di me e bevo ancora un po’ di vino, rosso e vellutato, mentre il tuo sguardo si posa lento sul mio volto arrossato per il caldo e l’eccitazione, sono stanca e barcollo leggermente mentre rumori in sottofondo allontanano le tue parole, tu mi afferri piano un braccio, a trattenermi dal precipitare verso questo abisso di lacrime e solitudine che è ora la mia vita.

giovedì 6 dicembre 2007

Sprazzi

Svicolo fra i resti della mia vita, ed un sole offuscato mi illumina a sprazzi, l'aria asciutta accarezza la mia pelle arsa dalla sabbia trasportata da un vento impertinente che scuote i miei capelli stanchi, e polvere si insinua fra le mie ciglia annebbiando i miei occhi che non vedono più oltre questi muri che celano i flutti radiosi di un antico fiume, e tu continui a svanire come miraggio e riappari soltanto quando scende la sera tra le colonne di un tempio abbandonato.

domenica 2 dicembre 2007

Incidente diplomatico (ovvero noi non possiamo costruire le nostre chiese a casa loro)


Al solito non riesco a tacere e voi mi guardate irosi, voi con le vostre opinioni che hanno condotto il mondo sul baratro, e mi deridete, un'idealista che non vede la realtà, ma io conosco la realtà e mai, dico mai, educherò mio figlio ad uccidere, e non c'è null'altro da dire, forse solo compatire la vostra paura che vi spinge a rimanere abbarbicati dalla parte della ragione, ma si sa che l'unico che ha sempre ragione è solo il cuore che avete venduto troppo tempo fa ad un fucile che vi salvi da ciò che siete diventati.

mercoledì 28 novembre 2007

Febbre


Tremo sudata in un letto troppo caldo, arsura in gola e paura che ogni goccia d'acqua svapori la mia pelle umida, e lo strano, dolciastro odore della malattia, occhi lucidi ed impazienza, il fastidio di un corpo estraneo accanto alla febbre che distrugge le ultime resistenze della mia vita in questi giorni di ghiaccio, passione e confusione. Poi cerco fra le lenzuola madide di sudore un sonno liberatore che non arriva e mi rigiro in un mondo di quasi sogno, strane visioni scorrono davanti ai miei occhi semichiusi e rimango lì, in preda alla febbre, mentre tu non ci sei.

lunedì 26 novembre 2007

Corpi (tango a quattro)


Immagino i loro corpi mentre giaccio con un'altra donna in un letto che ho voluto vuoto, e rabbia e paura, accarezzo una pelle che non è la sua e sento fremere sotto le dita la loro passione lontana, e gelosia e ancora paura, chiudo gli occhi e vedo i loro gesti lenti mentre la donna accanto a me riempie di solitudine la mia tristezza, e lacrime e dolore, e poi mi ritrovo imprigionato ad inseguire come sabbia nel vento il mio passato di noia e certezza, mentre i loro corpi stanchi si uniscono in un ballo che non conosco.

mercoledì 21 novembre 2007

Encore une fois

In questo deserto lieve, dietro imposte serrate, si cela ancora una volta la nostra passione segreta, i tuoi baci ed i miei sussurri, le tue mani che scivolano i vestiti dal mio corpo ed il silenzio del vento che flagella sassi e pietre, poi cadiamo in terra ansanti, ed il tuo sesso duro contro la mia pelle tesa, il dolore che percuote la spina dorsale e poi. Poi il vento cessa, tu ti rivesti frettoloso e riprendi la tua vita di morale e famiglia, e ti lavi la coscienza dicendoti che questo non è amore, e non sai cosa sia, la verità è che non sai nemmeno chi sei tu, ed ancora una volta fingi che io non sia un uomo, e chiudi gli occhi alla tua vita.

martedì 20 novembre 2007

Voilà

E poi, di colpo, tutto crolla. La mia faccia, la mia vita, le ultime lacrime, i tuoi occhi stanchi, le mie parole stentate, i tuoi silenzi dolorosi. Rimaniamo fermi, a feririci ancora con le azioni non dette, con i pensieri nascosti e la fine che rimandiamo, ma d'improvviso scende la sera ed io rimango sola, ad accarezzare l'alba di un nuovo sogno e tu svanisci, e rimane quest'immagine, a ricordarmi la mia solitudine e l'abbandono, e una valigia da rifare e da disfare, e chissà cosa farai ora, in questa sera di buio e nebbia.

lunedì 19 novembre 2007

Ghiaccio e vuoto


Passeggio lungo le vie deserte di questo mio eremo invernale (o infernale?) e poi il ponte su un fiume di ghiaccio, vestita da zarina, guanti di pelliccia bianca, e immagino che tu mi sia accanto, a passeggiare indolente in questo pomeriggio di gelo, tra vicoli stretti e negozi di bontà, e mi inquieto perché in realtà tu non ci sei, e ti inquieti perché in realtà io non ci sono e le tue parole restano senza risposte mentre cammino lenta in questo pomeriggio di ghiaccio e nulla.

giovedì 15 novembre 2007

Attesa


Languida sensazione di momenti sospesi in attesa del tuo arrivo, il campanello suona e ascolto i tuoi passi avvicinarsi a me, mi specchio un'ultima volta, oh, vanità, per compiacermi ancora una volta del sorriso che illumina questo momento e poi tu sei qui, ed io taccio e allungo una mano a sfiorarti, a sfiorare il tuo addome teso sotto una camicia qualunque, ed il calore del tuo corpo mi riscalda i sensi e finiamo avvinti in un istante di perduti sogni.

martedì 13 novembre 2007

Delusione


Inutilmente tento di giustificare l'errore commesso, e tu mi ascolti paziente ma so di averti deluso e temo che ora ti allontanerai da me, in questo perverso gioco elastico della mia mente stranita dalla mancanza di un senso in questi giorni di vento e vuoto, e mi dolgo per le tue mani che già si sciolgono dalle mie e vorrei trattenerti e vorrei lasciarti andare perché tu non sei nulla, ed io sono aria.

lunedì 12 novembre 2007

Cristallo nel bar di un hotel di lusso


Stringi nervoso fra le bianche dita lo stelo di un calice di vino ed il tuo sguardo vaga ancora impertinente sulle mie labbra schiuse ed annoiate di questa tarda serata di aperitivi e vuoto, poi allunghi una gamba a sfiorare la mia ed inevitabilmente rabbrividisco a quel contatto ma tu fingi di non accorgertene, e continui smanioso a fantasticare sui nostri corpi avvinti mentre io sbadiglio lenta e lascio che la mia mente insegua visioni di solitudine e calma, e rimango ad aspettare che tu mi conduca nella tua stanza per appisolarmi fra bianche coltri fresche di bucato.

giovedì 8 novembre 2007

Urlami

In quest'ultimo giorno di fumo e autunno seguo le tue orme ormai sbiadite nell'intrico perverso della mia memoria, e tu appari d'un tratto quasi evanescente ma d'improvviso urli, ed il tuo grido arriva fino quasi a me ma si disperde nel silenzio della tua assenza e così non mi resta che fingere ancora ed ancora che tu non sia andato via, e mi crogiolo nell'ambiguità delle parole che urli e un po' mi scappa da ridere e come al solito tu non sai perché.

domenica 4 novembre 2007

Una domenica qualunque

Passeggiammo indolenti per un sentiero d'autunno, potevo sentire il mio respiro freddo ed affannoso fra foglie banalmente cadute e lo scricchiolio dei tuoi passi accanto a me, poi, d'un tratto, svanisti, inghiottito da un qualche crepaccio mal celato da rami spezzati e nuvole rade, un tonfo e più nulla, mi sporsi a rimirare il tuo corpo spezzato, e da allora mai ti rividi.

martedì 30 ottobre 2007

Dolce-mente


Ancora una volta mi domandi quando parlerò di te, e mi accorgo di non aver fatto null'altro, finora, ma tu sei distratto e vanitoso e so perfettamente cosa vorresti che io scrivessi, in modo da poter solleticare ancora la tua cupida bramosia ed i tuoi sensi bisognosi di parole per provare ancora quei brividi che la mia pelle ti donò in una fredda sera di autunno ed i miei urli che trapassavano le pareti ed il soffitto per arrivare fino al cielo che ora già scolora, come il sapore delle tue labbra su di me.

domenica 28 ottobre 2007

Rubato

Un altro giorno rubato a godere delle tue mani mentre lente scorrono le ore dietro le persiane che mi obblighi a chiudere affinché nessuno spii i nostri corpi stanchi di passione e la notte scivola via in un istante e tu di nuovo scompari dai miei occhi ma non dalla mia pelle, sento ancora il tuo profumo e assonnata rivivo le sensazioni che mi hai dato, e rubo al tempo quest'istante di languido abbandono mentre il mondo continua la sua inarrestabile e rumorosa corsa verso il traguardo.

lunedì 22 ottobre 2007

Pour toi

Vorrei poter fingere che quello che è stato fra noi fosse solo una corrispondenza di lussuriosi sensi, ma. Così mi domando oziosamente cosa ti trattenga dal donarci una possibilità, cosa trattenga il tuo cuore lontano dalla mia pelle e dai miei gemiti e da parole sussurrate in una fredda notte deserta e stanca, ombre lunghe si stagliano sul tuo sguardo sfuggente e le mie mani sentono ancora la tua mancanza, e so, lo so con tutta me stessa che tu non sarai mai quello che avrei voluto, e forse per una volta importa, e me ne dolgo.

lunedì 15 ottobre 2007

Mondo

Resto ad osservare l'ultimo lembo di mondo non sommerso da fiumi di cemento plastica odio, e mi domando cosa ci abbia spinto a voler uccidere noi stessi inseguendo la vana incertezza di una felicità di oggetti, ed annuso l'ultimo soffio di aria e so che non mi rimane molto tempo per accarezzare l'erba che già rinsecca sotto i miei passi chimici e tu mi stringi la mano e mi domandi il perché, ed io non so risponderti, non ho parole per giustificare la folle idea che distruggere sia il nostro scopo, e lascio rotolare le mie lacrime su questa terra riarsa dalla mia stupida vanità e forse c'è ancora una speranza rinchiusa nei nostri cuori da liberare per continuare a far vivere il mondo oltre questo ultimo lembo di natura.

domenica 14 ottobre 2007

Cielo spinato

D'improvviso hai paura di volare in questo cielo d'aria e spine, e inventi una scusa per non dovermi sfiorare di nuovo e io annuso l'odore del tuo silenzio di riluttanti lacrime ma non importa, allungo lenta una mano ad accarezzare la tua perfetta solitudine, che è anche la mia, ed anche se tu non mi dici, io so, conosco quello che celi fra le parole fragili di questo pomeriggio d'autunno e nebbia e sbadigli mentre le ore scorrono inutili. Poi ti allontani, poi mi allontano, e resta il rimpianto di aver ancora una volta rinchiuso le nostre anime in una foglia che fluttua leggera nel vento di un cielo di spine di luce.

lunedì 8 ottobre 2007

Attesa

Aspetto che i giorni passino vuoti della tua assenza, scivolando via come acqua di un torrente crepitante e vivo immaginando il momento del tuo ritorno, la strana ansia nel rivederti e la paura che il tuo sguardo non mi sfiori più. Intanto scolora l'autunno, ed io fingo di ignorare il posto vuoto accanto a me, quando oziose scorrono queste ore inutili, prive del tocco della tua mano ed ancora temo che tu non tornerai e mi preparo ad una sorda delusione, mentre accarezzo lento la mia solitudine nei pomeriggi di un ultimo tiepido sole, luce del nord e tristi silenzi, e poi tu sei qui, accanto a me, e quasi non me ne ero accorto.

sabato 6 ottobre 2007

La strada del ritorno

Percorro a passi lenti la strada del ritorno, viali familiari e sconosciuti al contempo, volti estranei lungo il cammino e odore d'autunno nell'aria. Contemplo le foglie tenaci sui rami scossi da una brezza leggera, stormire dondolando colorate nell'aria, ancora vive, ancora urlanti. Qualche volo rado d'uccello e la strana luce di un meriggio triste, i miei passi rallentano mentre ricaccio lacrime di solitudine in fondo all'anima e la costante percezione di non arrivare mai, che i miei passi siano vani e che anzi mi allontanino dalla meta (quale poi? dove poi?), e di nuovo una opprimente sensazione di smarrimento ma d'improvviso un angolo noto, una via conosciuta ed ecco, tu sei lì in attesa di me e tutto ha finalmente un significato e riconosco la ragione del mio cammino, e quasi ti corro intorno, e quasi sono a casa.

domenica 30 settembre 2007

Metafora

Mi domandi una metafora per descrivere le tue mani su di me e la tua pelle calda sotto le mie dita ma non esistono parole che possano descrivere i brividi della mia mente nell'averti accanto e lo smarrimento dei sensi sulle tue labbra avide, e tutto ciò che posso raccontare sono le statue degli dei egizi e dei faraoni costretti nelle loro granitiche essenze ad ammirarci fremere di una vita che non è più loro ed i loro occhi spalancati sui nostri sussurri e sui nostri baci proibiti accanto ai loro corpi di pietra ed il nostro desiderio assorbito dalla polvere che aleggia sui loro sorrisi enigmatici e sui loro visi rivolti all'eternità del tuo odore sulla mia bocca, e ti accorgi anche tu che non ci possono essere metafore ma solo pelle sangue sudore ansimi et.

domenica 23 settembre 2007

Odore

Fermai l'auto in un piazzale vuoto, un viale di platani ombrosi sotto un cielo di vento e luce. Tu, seduta accanto a me, slacciasti la cintura di sicurezza, lo sguardo perso oltre il parabrezza, silenziosa nella fresca aria che entrava dal finestrino aperto. Tirasti la gonna verso l'alto, a scoprire gambe lunghe e bianche, ed oltre l'orlo intravidi il pizzo nero dei tuoi slip. "Allora, quanto, stavolta?", domandasti. Io tremavo, eccitato e vergognoso. "Quanto sei disposto a darmi?", domandasti ancora. Presi dal portafogli una banconota. Le tue mani avide la carpirono facendola svanire in un fruscio osceno. Poi lo facesti. Sfilasti lentamente le mutandine, un batuffolo di pizzo odoroso di te. Le afferrai avido. Le annusai. Ecco, il tuo odore rimase intrappolato nella mia barba. Pochi attimi di piacere, poi tu: "Allora, andiamo a casa, ora? I bambini stanno uscendo da scuola e ho un mucchio di lavoro da fare". Guardai la fede al tuo dito e mi ricordai perché ti avevo sposata.

venerdì 21 settembre 2007

Où sont-ils, les poètes?

Dove sono i poeti
quando cerco parole d’amore
da sussurrarti nelle notti buie
di quest’autunno che si avvicina?

Dove sono le belle frasi
che fanno fremere i sensi
mentre ci rotoliamo stanchi
nei nostri letti sfatti di solitudine?

Dove sono, dimmi, dove
i tuoi sussurri ardenti
e la tua pelle avida
ed i tuoi occhi chiusi
sull’ultimo palpito del mio cuore?

Sfoglio ancora le pagine
dei miei sogni perduti
a cercare il suono del nostro desiderio.

lunedì 17 settembre 2007

Parole d'assenza

Mi rigiro nervosa nel letto ed allungo una mano a sfiorare la tua assenza, il posto freddo accanto a me e la nostalgia della tua pelle tesa e bianca nelle sere fresche di un autunno che arriva, e la mia mano fruga le lenzuola stropicciate dal mio invano cercare ed all'improvviso un fremito del tuo odore intrappolato da momenti di calore mi turba a tal punto che non posso trattenere il pianto per la nostalgia di te, che sei solo fantasia, che mai violasti quelle coperte che avvolgono ogni notte la mia solitudine.

domenica 16 settembre 2007

Reietto

Entro in una stanza di folla ed all'improvviso un silenzio gelido di sguardi ostili lungo il mio corpo stanco di solitudine e lacrime, così fingo di non accorgermi di come la mia umana debolezza mi abbia alienato ogni forma di compassione in questo mondo lucente di dogmi e paradigmi e di nuovo, di nuovo! mi trovo a dover fingere un'allegria che non mi appartiene, ma il sorriso stenta a comparire sulla mia bocca arsa di sete di baci e carezze e non mi rimane che voltare le spalle e svanire in un attimo di triste consapevolezza che nulla resta, fuorché la fantasia, e mi rifugio allora in una strada che mi accoglie estraneo con i suoi passi di pietra ed i profumi del ricordo.

sabato 15 settembre 2007

Wicked game

Un piccolo, perverso gioco di parole oscene riempie le sere di fresca aria che entra indolente da una finestra dimenticata aperta, le tue mani ad accarezzare le nostre fantasie inconfessabili mentre lentamente la notte scorre silenziosa su un fiume che attraversa il deserto della nostra solitudine, e tu continui a sussurrare il tuo piacere alle mie labbra che percorrono lente la mappa del tuo corpo e tutto sembra fermarsi in un istante sospeso sui nostri giorni vuoti di settembre, le prime foglie ingiallite ed il primo languido freddo che ci spinge l'uno contro l'altro a scaldare la nostra pelle, mentre i tuoi occhi sono troppo lontani da me ed il tuo cuore sussulta appena in questo attimo di spasmodico piacere rubato ad una vita di catene e tristezza.

mercoledì 12 settembre 2007

Notte di luce

Guido lenta lungo un'autostrada vuota, uno strano senso di estraniazione come se fosse qualcun altro a tenere il volante ed a controllare l'andatura, mentre la radio sputacchia vecchie canzoni pop, i fari illuminano i catarifrangenti del guardrail, e all'improvviso mi accorgo di non sapere più dove in realtà io sia. Quella striscia d'asfalto, uguale a milioni di altre strade, mi risulta assolutamente sconosciuta e l'oscurità della notte mi impedisce di cercare nel panorama circostante un punto qualsiasi di riferimento, così rallento, smarrita, domandandomi per quanto tempo io abbia guidato senza nemmeno acorgermi che la strada intrapresa non aveva fine, e cerco un'uscita che non verrà mai, in una notte buia, illuminata solo dalle luci del mio andare.

lunedì 10 settembre 2007

Parole d'acqua

Ti tuffi indolente tra gli scogli di un pomeriggio limpido, nuotando lento verso l'orizzonte, e ripensi alle parole che stanotte hai sussurrato, oscenamente, ad una sconosciuta, e rivedi la sua pelle candida ed i suoi occhi spalancati sulle tue frasi di passione e desideri inconfessabili, il tuo piacere nel scandalizzarla con proposte che non avrebbe mai potuto accettare, e ti senti bene come non mai, mentre l'acqua rinfresca il tuo corpo che si muove piano, e sogni di incontrarla ancora, per ancora spaventarla con le tue parole d'acqua.

domenica 9 settembre 2007

Perfetto

Vivo in un mondo perfetto, una famiglia perfetta, una moglie perfetta, figli perfetti, casa perfetta, lavoro perfetto. Eppure ogni giorno sento in me crescere questa assurda smania di distruggere tutto, di vedere cosa c'è al di là di uno specchio che ogni mattina mi rimanda il mio volto stropicciato da notti insonni alla ricerca di un abisso nel quale sprofondare, per sentire un brivido che è paura e piacere insieme, come su una giostra che viaggia veloce verso ciò che non sono stato e ciò che non sarò mai e mi domando se sia un rimpianto per ciò che avrei potuto essere se non avessi scelto cotanta perfezione, se fossi rimasto un piccolo animale di passione e sogni e fughe veloci dal mio mondo fatato.

sabato 8 settembre 2007

Romance

Bellissimo ed altero, occhi rivolti chissà dove, tu mi dici parole intellettuali e supponenti, sputandomi addosso una verità che non mi appartiene, ed il mio senso di estraniazione cresce in questa sera di corpi e suoni e ombre; poi accusi il mio romanticismo dozzinale ed io rifuggo, spaventata poiché vorrei solo tu tacessi e ti spogliassi, vorrei solo che le tue labbra si dischiudessero per percorrere la mia pelle e davvero, davvero non vorrei ascoltare più la tua voce, solo sentire le tue mani su di me.

lunedì 3 settembre 2007

Salpare

Ormai non disfacevo più la valigia da mesi, mi limitavo a togliere ed aggiungere capi stagionali (via i costumi da bagno, dentro alcuni golfini pesanti), e ripartivo, ormai totalmente sradicata da ogni forma di buon senso, ed appoggiata alla ringhiera del ponte di un traghetto, il vento che sollevava impertinente la mia gonna, osservai la riva allontanarsi indolente e percepii il tuo arrivo, alle mie spalle, le tue parole roche e sussurrate che davano i brividi, così aprii la valigia appoggiata ai miei piedi e ne estrassi un maglione pesante a proteggermi dalla tua presenza e dal vento dell'autunno che arrivava nella luce di una ennesima mattina di fuga.

sabato 1 settembre 2007

Spia

L'aspetto quando rientra casa, aggirandomi indolente fra le strade calde di sole e fuoco, e la guardo passare in silenzio, solo un istante prima che il portoncino la inghiotta. Mi avvicino lento e scroscio di doccia e lei spesso canta vecchie canzoni di amori finiti, pochi minuti e la sbircio mentre nuda apre il balcone al primo piano, così spudorata e bagnata e scalza, poi scompare dietro una tenda bianca di fantasia e rimango ancora un momento ad annusare l'aria di fiori e sale prima di correre via, per conservare per un giorno ancora il ricordo del suo sorriso e della sua pelle.

venerdì 31 agosto 2007

Il dono

Mi sussurri sconcezze, quasi la mia vita sia ormai il ricettacolo di fantasie frustrate, ma non posso negarmi il piacere delle tue parole lontane, e nuvole veloci solcano i nostri cieli limpidi mentre un altro tramonto scende sulla nostra solitudine. Domandandomi ancora una volta cosa ci abbia spinto verso noi stessi, non trovo altra risposta che un tuffo negli abissi delle illusioni perdute, lunghe bracciate verso l'infinito spaventoso della mia tristezza e della tua paura e tutto, tutto diventa un gioco che abbiamo vinto imbrogliando, senza nemmeno conoscerne le regole, e ciò che rimane è una fotografia, il dono che ti faccio è un'immagine senza volto.

giovedì 30 agosto 2007

Una gita a Cefalù

Partimmo una calda mattina di metà luglio, io sedevo indolente come sempre accanto a te che guidavi veloce su un'autostrada di oleandri e luce, vestita di bianco mentre il sole accarezzava la mia pelle ormai scurita dai suoi raggi. Tu non parlavi, lo sguardo attento sulle corsie vuote, e poi fummo a Cefalù, cattedrale e vicoli e mare e granite al limone e cos'altro? Tu non sorridevi, camminavi veloce e non guardavi, il vento sollevava la mia gonna bianca e ci fermammo un solo istante vicino a quest'arco, ricordi? e rimanemmo in silenzio a riempire i nostri occhi di cielo e onde, e davvero avrei voluto essere sola.

mercoledì 29 agosto 2007

La fine di un amore

Resto lì, ferma ad osservare le rughe intorno ai tuoi occhi chiusi mentre sorridi sotto il tocco delle mie dita, e mi domandi cosa succederà ora. Conosciamo entrambi la risposta, ma per un attimo ancora ci illudiamo che quell'istante sia eterno, la mia mano che sfiora il tuo petto ed il ronzio di un condizionatore che ci rinfresca in quest'estate di fuoco e calore, poi tu ti alzi dal nostro letto di quest'ultima notte e scivoli via nel buio di una notte qualunque, e so che non ci sarai più, e so che potrei anche morirne.

martedì 26 giugno 2007

Sussurro

Avvicino lentamente le mie labbra al tuo orecchio sinistro, in modo che tu possa sentire il mio respiro lento e caldo accarezzarti il collo, e schiudo un poco la bocca, sfiorandoti appena il lobo e percepisco un fremito nascosto sotto la tua pelle che profuma di alberi e vento, di mare e sole. Tu non osi muoverti, conscio che basterebbe il più impercettibile sussulto ad appoggiare la mia bocca su di te, ed aspetti la mia voce che ti sussurri, in questa sera di sabbia e polvere, parole inconfessabili che ti facciano ancora sognare e rimani un ultimo istante a farti accarezzare dal mio respiro, ma io mi allontano, solo un po', e tu ti volti e le nostre bocche si sfiorano e l'incanto svanisce.

sabato 23 giugno 2007

Ascensore

L'ascensore scendeva sferragliando e cigolii sinistri e le tue parole di desiderio e passione riempivano le mie orecchie in quella manciata di secondi verso la strada, verso la libertà dalle tue mani smaniose sul mio vestito di seta e profumo di buono e sandali e rossetto, e poi mi ritrovai all'aperto e tu svanisti, abbagliato dalla luce di un pomeriggio caldo di mezza estate, ed io rimasi ad annusare la tua assenza, rimpiangendo le tue labbra ed i tuoi sussurri sconci.

giovedì 21 giugno 2007

Odio l'estate

La strada scorreva veloce e vento in faccia dai finestrini aperti su colline e ulivi e laggiù, in fondo, un mare azzurro di onde e sogni e lente bracciate verso il largo, rimanevo ore a guardare la costa che si allontanava mentre la corrente inesorabile mi spingeva verso l'orizzonte ed intuivo il tuo arrivo, più che vederlo, tu toglievi la maglietta e ti tuffavi indolente, i ricci impregnati di gocce come cristalli, e non mi guardavi mai, ma sapevi che ero lì, ed una sera ci incontrammo sotto le stelle di luglio e tu sbirciasti i miei piedi e i miei sandali e solo allora ti accorgesti che esistevo.

sabato 16 giugno 2007

Paura

Lei rimase nascosta ad aspettare che i suoi passi si allontanassero, trattenendo il respiro in modo che lui non potesse percepire la sua presenza. Un fremito di paura percorreva il suo corpo, e chiuse ancora un attimo gli occhi cercando di scacciare dalla sua mente la dolorosa consapevolezza che soltanto una porta chiusa a chiave li separava, e che se lui avesse provato a girare la maniglia avrebbe subito capito che lei era ancora lì, che la minaccia di andarsene era solo l'ennesima bugia. Una lacrima rotolò dai suoi occhi, scorrendo cristallina sul suo volto terrorizzato da quella presenza e si domandò per quanto tempo avrebbe avuto ancora paura, per quanto tempo sarebbe rimasta in quella casa aspettando con terrore il suo ritorno.

sabato 9 giugno 2007

Luce

Passammo le serate a bighellonare per strade illuminate da neon asettici e biancastri, vento caldo dal deserto e odore di spezie dai negozietti che sbirciavamo mentre le nostre mani si sfioravano quasi inconsce lungo i nostri passi lenti e svogliati, poi rientravamo in quella polverosa stanza di un albergo fatiscente e rimanevamo a lungo nel letto immobili a fissare il soffitto ed un ventilatore che girava stanco, e non parlavamo mai, ci bastava la presenza dei nostri corpi a riempire le nostre anime di vita e di sorrisi.

martedì 5 giugno 2007

Finzione

Fingo di essere bella, intelligente, dolce e divertente in questo mattina di sole e bancarelle, tu mi parli veloce mentre passeggiamo tra i banchi di un mercato qualunque ed ammiri quasi estatico il mio sorriso leggero nell'aria tiepida di un sole che sbuca tra nuvole di panna montata, e non sai che è tutta finzione, che nel mio animo sono disperata e triste e lacrimosa e noiosa e stupida, ma io continuo a fingere per compiacerti, per sedurti verso il baratro della mia solitudine, e tu quasi ammiri la tela che ti cattura e mi domando se tu sia ciò che desidero o solo l'ennesimo capriccio di una vita vuota ed insensata.

sabato 2 giugno 2007

La tua voce

Sollevo la cornetta del telefono titubante e compongo molto lentamente il tuo numero, fermandomi ancora un istante prima dell'ultima cifra e trattengo il respiro mentre ascolto i trilli che ti distolgono dalla tua cena solitaria, gli occhi fissi ad uno schermo che ti tenga compagnia impedendoti di pensare alle decisioni che ti hanno portato fino a quella stanza squallida in un mondo al quale ti aggrappi ferocemente per non dover più volare e precipitare e soffrire e perderti e allunghi la mano ad afferrare il telefono con un certo fastidio e rispondi "Pronto" ed il mio cuore ha un sussulto ma non riesco a proferire parola e percepisco i tuoi respiri, e so che tu hai capito che ci sono io al di là della tua vita e del tuo spazio e rimaniamo in silenzio ad ascoltare la nostra solitudine.

giovedì 31 maggio 2007

Cielo

Alzo gli occhi verso il cielo e vedo scorrere nuvole veloci spinte da un vento impetuoso e costante in questo pomeriggio di inizio estate, ed una canzone lontana di cui percepisco solo parole smorzate ed una melodia che mi riporta alla memoria istanti che mi paiono perduti, un sorriso gentile ed una mano pronta ad afferrarmi ed ora sono rimasta sola, con gli occhi rivolti al cielo in attesa di un nuovo sogno da inseguire per riuscire ancora a far volare questo mio cuore dolente per un amore che era solo illusione.

lunedì 28 maggio 2007

Uno mas

Mi appoggio al bancone ed ordino ancora
un aperitivo in attesa del tuo arrivo ed il barista mi sorride comprensivo, versando una dose generosa di rum per placare il mio evidente stato di nervosismo e cerco di sorseggiare lentamente per procrastinare il momento in cui dovrò dolorosamente ammettere che tu non arriverai. Barcollo solo un poco, sai che non reggo l'alcool, rientrando a casa ancora una volta sola, infilo lentamente la chiave nella toppa e crollo addormentata dopo essermi liberata in fretta da quei vestiti che avevo indossato con l'intenzione di compiacerti. Al risveglio un sordo mal di testa mi accompagna fino in strada e tu sei lì, mi guardi torvo e mi domandi cosa mi abbia così malridotta.

mercoledì 23 maggio 2007

L'ultima notte


Sapevo di commettere un errore, eppure non riuscii ad impedirmi di toccare la sua pelle morbida, e ricoprirla di baci sempre più violenti mentre lei giaceva immobile e remissiva, e pensai di non dispiacerle, e mi illusi che avrei potuto di nuovo possederla come un tempo e le carezze si fecero più audaci, e mi infilai voglioso in lei e lei lasciò per un attimo fare, incapace di reagire ma. Si scansò all'improvviso, in preda a convulsioni di pianto che le straziavano il petto e l'anima, e mi ritrovai a guardarla mentre il dolore le impediva anche solo di parlare, conscio che tra noi non avrebbero più potuto esserci baci e carezze ma solo lacrime. Sarebbe stata la nostra ultima notte.

domenica 20 maggio 2007

Una sera qualunque

Girovagai tranquilla, lasciando che il tepore di una sera qualunque risvegliasse in me desideri ormai sopiti di una mano gentile che mi sfiorasse, e sorridevo ebete al frinire delle cicale domandandomi oziosamente dove tu fossi, in quel preciso istante. Così, chiudendo gli occhi, non potei non immaginarti sdraiato in un letto lontano, silenzioso, gli occhi fissi al soffitto a domandarti se infine io avessi dimenticato il dolore che mi avevi volontariamente causato, nell'invano tentativo di allontanarmi da te, e avrei voluto urlarti che avevi fallito, ma tra noi ormai scorreva un oceano di lacrime e tristezza, e davvero, davvero avrei voluto che il pensiero di te mi abbandonasse, in quella sera qualunque di vento e stelle.

sabato 19 maggio 2007

Segreto

Ti vedo, chiuso in quella stanza con una finestra che si affaccia sul nulla, eccitato dalle tue stesse fantasie ed un po' imbarazzato, mentre accarezzi nervoso il tuo sesso duro sbirciando la vita al di là dei vetri e non vorresti sentirti in colpa ma lo fai, e ti vergogni della forza con cui il tuo corpo esige un piacere che vorresti concedergli in questo pomeriggio di sole e caldo e sudore che scivola lungo il tuo petto, rendendoti conscio come non mai della passione che scuote i lacci in cui hai voluto imbrigliarla, e ti abbandoni e lasci che le tue mani scivolino sapienti su di te e gemi e vorresti, vorresti davvero poter fermarti ma ormai sei andato troppo oltre e chiudi gli occhi per assaporare quell'istante di piacere che scuote le membra e la tua solitudine.