giovedì 28 febbraio 2008

Un viaggio

La riva si allontana lenta ed il fiume scorre quieto in un mattino fresco di sole e sabbia. Una valigia giace aperta sulla panca, vestiti fuoriescono in disordine e luce filtra da persiane chiuse, mentre lei dorme ancora, il volto disteso e sereno. Mi domando oziosamente cosa stia sognando, ed allungo una mano a sfiorare i suoi pensieri, mentre la nave scivola silenziosa increspando appena la superficie color ferro dell'acqua. La stanza è satura del suo odore che mi inebria e mi stordisce, e ripenso alla sua pelle, ai nostri corpi uniti nella notte che è appena finita, alle sue labbra su di me, ai suoi gemiti di abbandono e piacere, al viaggio che sta iniziando e che non so ancora dove mi condurrà, ed esco all'aria fresca che mi scompiglia i capelli e l'anima, ed esco nel sole di un mattino che illumina il mio sorriso.

martedì 26 febbraio 2008

Un viaggio sognato

Ora non posso fare null'altro se non immaginare il giorno che verrai a prendermi per condurmi via, in una città lontana che vagamente ricordo, null'altro che immaginare il tuo corpo vicino a me mentre guidi veloce verso sud, e mattini stropicciati in un albergo ignoto, e passeggiate per vie barocche mentre il vento trasporta il profumo di un mare vicino, ed uno strano languore che scuote le membra mentre i miei passi si allontanano da te, mentre il tempo scorre nell'inutile attesa di un telefono che non suonerà, mentre il tempo scorre nell'inutile attesa di una vita che non vivrò, di un viaggio che è solo un sogno.

sabato 23 febbraio 2008

Non sono pronta

Tu compari all'improvviso in un giorno di luce ed io tremo perché non sono pronta ad affrontare la tua presenza, il tuo giudizio, il tuo rifiuto. Tu compari all'improvviso ed io non riesco nemmeno a sfiorarti con lo sguardo, intimidita dalla tua perfezione. Tu compari ed io sorrido stupida e balbetto e vorrei, vorrei davvero che tu non fossi qui per poter continuare a sognarti.

mercoledì 20 febbraio 2008

Il leggero tocco della tua mano


Il leggero tocco della tua mano mi fa rabbrividire mentre percorre lenta la mia pelle umida fra lenzuola stropicciate da una notte di carezze attese, e tu non c'eri, perso di nuovo dietro ad un sogno da rincorrere, e solo questa mattina hai varcato quella soglia, cercandomi nelle stanze vuote e trovandomi qui, ancora addormentata, ancora prigioniera della tua assenza.

sabato 16 febbraio 2008

Nessuna via d'uscita


Cerco una via di fuga in questa ennesima mattina di solitudine e sconforto, mi alzo presto e penso invano di fare cose che poi non farò, rifugiandomi ancora in un'illusione che mi dia la possibilità di asciugare lacrime che sfregiano la mia pelle secca di sonno e paura, me la realtà rimbalza da uno specchio che illumina la mia stanchezza e mi abbandono in terra, alla ricerca di un equilibrio che ancora manca ed intanto il tempo passa ed io sono sempre più fragile e debole e sconfitta.

venerdì 15 febbraio 2008

Parole lontane


Innegabilmente romantico, nonostante i tuoi dinieghi, mi sussurri parole lontane mentre io sola in mezzo ad una folla svicolo in uno sgabuzzino stretto e buio e polveroso, affacciandomi ad una finestra sbarrata su questa notte fredda di luci lontane e rumori attutiti ed immagino, non posso fare null'altro, se non immaginare le tue mani che lente sollevano la mia gonna e sfilano calze e mutandine, ed il tuo corpo che si appoggia caldo al mio e tu ti insinui dentro di me, ma è solo immaginazione, tu sei solo una voce al telefono ed io sono sola, rintanata in uno sgabuzzino vuoto.

giovedì 14 febbraio 2008

Pollo in fuga


Le sue labbra si protendono verso le mie e già mi sento risucchiato in una vorticosa storia di ordini e pretese, lei che prepara i vestiti che indosserò e le persone che frequenterò, il suo corpo che aborro sdraiato ogni notte al mio fianco e quel profumo dolciastro ed il troppo trucco che impregna le federe dei cuscini, la sua risata volgare e le sue frasi rozze, si insinuerà in ogni angolo della mia vita, e le sue labbra sono sempre più vicine, allora mi scosto, le allungo una banconota e la spingo fuori dall'auto, ributtandola sul marciapiede dove l'avevo prelevata. Buon san Valentino.

sabato 9 febbraio 2008

Pietra


Il tuo cuore è stato reso pietra da troppe lacrime versate nelle tue notti tristi e solitarie, mentre intorno il mondo girava hai congelato la tua anima e nemmeno il calore di quello sguardo ha potuto infrangere la barriera che ti protegge e ti impedisce di volare ancora. Ora che nulla è rimasto, rimpiangi forse quelle sere in cui un raggio di luce illuminava la tua casa vuota, ma ormai è tardi, ormai.

giovedì 7 febbraio 2008

Questa notte

Taci, ti prego. Domattina potrai uscire da quella porta e credere che io non sia mai esistita. Domattina potrai tornare alla tua vita, alla tua casa, alla tua realtà. Ma questa notte, no. Questa notte sarà solo nostra, i nostri corpi distesi nel buio, avvinti, smaniosi. I nostri cuori batteranno all'unisono, accarezzandosi l'anima e i sogni con baci sussurrati e carezze proibite. Tu sarai illusione divenuta reale, e tutto, tutto finalmente sarà perfetto. Questa notte, solo questa notte, ti prego, fingi di amarmi, fingi che io non sia solo un corpo del quale nutrirti nel deserto della tua esistenza.

martedì 5 febbraio 2008

Ciudad

Tu mi saluti mentre siedo al tavolo di un bar, qualcosa di troppo alcolico nel bicchiere, come sempre e labbra salate di lime e tequila, io ti guardo vacua, rispondendo al saluto con un po' troppa foga per mascherare la mia assoluta incapacità di ricordare chi tu sia, in quale circostanza le nostre vite si siano in precedenza incrociate. Poi torno al mio bicchiere di oblio, in questa città che mi fa smarrire con le sue allettanti promesse di una vita più eccitante, poi torno al mio bicchiere dove galleggia esausta la mia ultima giornata.

sabato 2 febbraio 2008

M., a cui non permetterò alcunché

Ascolto le tue parole, mentre i tuoi occhi scrutano il mio viso atterrito dalla tua sicurezza, e sprofondo desolata e disperata conscia della mia piccolezza mentre tu rifulgi splendente in questa sera di freddo e luci al neon e tempo che lentamente scivola via. Ascolto le tue parole, e mi accorgo che ti stai svelando, ma io ho troppa paura che sia una trappola, ho troppa paura anche questa volta di sbagliare, tu sei troppo perfetto, ed io non sono degna nemmeno di posare il mio sguardo su te. Così mi allontano, triste e sconfitta, come sempre, sconfitta ancora una volta da me stessa.