venerdì 16 marzo 2012

Fuck me kitten

Mi giri, le mani appoggiate al lavello. Sollevi il vestito, abbassi gli slip e penetri impunemente, senza ritegno, senza amore, senza nemmeno darmi un bacio. Alcuni colpi violenti profondi. Poi mi obblighi a inginocchiarmi, il vestito ancora sollevato sulle anche, ad attendere il tuo piacere. Rimaniamo in silenzio, dopo, mentre tu pizzichi stancamente la mia pelle bianca, e sorridi inebetito, la zip dei calzoni ancora calata. Io penso che ho fame, sogno un granchio da martellare per gustarne la polpa, e invece solo un panino, mentre la notte scurisce il cielo.

mercoledì 14 marzo 2012

Nuda realtà

Chiudi la porta e io rimango lì, in piedi sullo zerbino. Provo a bussare una volta, sommessamente, tu non rispondi. Ma non mi allontano, tu sai che sono appena fuori dalla tua porta, ferma, in silenzio. Resti chiuso in casa, mentre passano i giorni. Fingi di essere libero, ma ti sei imprigionato dentro quella casa, per non dover aprire la porta, per non dover incrociare il mio sguardo, per non dovermi più afferrare e spingere su un letto vuoto, per non dover più addormentarti accanto a me, stringermi e pensare che un'altra vita sia ancora possibile.

martedì 13 marzo 2012

Sei metri di separazione

Di fronte a me, in attesa del metro. Viaggiamo in direzioni opposte, come sempre. Io ti guardo imbarazzata, avvolta in un impermeabile nero. Tu sorridi timidamente, accaldato, trafelato, meravigliato. Sei metri ci separano. Un poco di tristezza, mentre lontano sopraggiunge il rumore dei vagoni che si avvicinano. So che mi osservi, e poi il treno si frappone fra noi, io salgo, tu mi cerchi con lo sguardo per un'ultima volta, e poi scivolo via. E intanto il mio cuore si riempie di dolce nostalgia, e intanto veloce raggiungo le braccia di un altro.

giovedì 8 marzo 2012

Senza fine

Ancora mi colpisci con la tua assenza, ti sottrai per ferirmi, ti sottrai per fuggire dai miei occhi tristi, dal mio corpo stanco, dalle mie mani che invano cercano la tua pelle bianca. Il dolore mi strazia le viscere e il petto, inutilmente inseguo i ricordi, il tuo odore è ormai svanito dalle lenzuola che mai sfiorasti. Eppure non riesco a rassegnarmi, passano le stagioni e ancora sogno, e ancora ti cerco, e ancora ti inseguo testarda e illusa, ancora mi scaglio contro il muro che hai costruito, ancora mi ferisco e ancora ti amo.