mercoledì 14 marzo 2012

Nuda realtà

Chiudi la porta e io rimango lì, in piedi sullo zerbino. Provo a bussare una volta, sommessamente, tu non rispondi. Ma non mi allontano, tu sai che sono appena fuori dalla tua porta, ferma, in silenzio. Resti chiuso in casa, mentre passano i giorni. Fingi di essere libero, ma ti sei imprigionato dentro quella casa, per non dover aprire la porta, per non dover incrociare il mio sguardo, per non dovermi più afferrare e spingere su un letto vuoto, per non dover più addormentarti accanto a me, stringermi e pensare che un'altra vita sia ancora possibile.

Nessun commento: