sabato 28 aprile 2007

Veloce

Acceleri in mezzo al traffico di una sera qualunque, ed io sbircio le tue mani nervose sul volante, conscia che stai guidando la mia vita altrove, ed i tuoi occhi attenti ad inseguire possibili traiettorie mentre io taccio fantasticando su questo viaggio che mi porterà ancora una volta lontano, ma da cosa ancora non l'ho capito. Poi accendo la radio, canzoni d'altri tempi, di altre vite e canticchio piano e mi pare quasi che tu stia sorridendo, sbirciandoti di sbieco mentre le luci scorrono veloci nei miei occhi e so che non avresti voluto partire con me, ma ora sono qui, mentre tu scivoli veloce in mezzo ad una notte di traffico e sogni.

mercoledì 25 aprile 2007

Contatto

Sediamo ai tavolini di un caffè all'aperto in una sera di afa zanzare vino e chiacchiere vuote a riempire imbarazzanti silenzi di esistenze che non si sono mai incrociate, e tu ti strofini insistentemente addosso a me, e non sei nemmeno un cane attratto dai miei ormoni, ma ti comporti come tale ed un po' mi scappa da ridere mentre occhieggio la tua prorompente consorte ignara di tutto e tu mi sfiori e ti accoccoli e mi cingi e la tua pelle pare incollata alla mia, e le tue parole leggere a poco a poco si trasformano in domande inopportunamente intime ed io rispondo con ingenuo candore turbandoti, e poi si fa tardi ed è ora di andare via e ti saluto distante così torni ad essere uno sconosciuto, e questa notte non pare mai essere stata vissuta.

venerdì 20 aprile 2007

La mattina dopo


Di nuovo un momento di debolezza e solitudine, e tu riappari in forma di frasi digitali su uno schermo che brilla fioco nella notte, e parole che non oseremmo mai pronunciare fuoriescono dalle nostre dita su una tastiera che diventa la nostra pelle da sfiorare veloce, a far crescere un'insana eccitazione che non riesco a spiegare, e la mattina dopo mi ritrovo a fantasticare sul tuo volto che non ho mai visto, cercandolo tra una folla di sconosciuti per le vie della tua città, e so che, se anche tu mi fossi accanto, non mi degneresti nemmeno di uno sguardo.

giovedì 19 aprile 2007

Ritornare

Certo, sarebbe stato più semplice fingere che nulla fosse accaduto, e ritornare alla vita di prima, come se questi ultimi mesi non fossero mai stati vissuti. Ma guidando lenta tra il traffico di un giorno di sole e smog, mi sentii per la prima volta davvero estranea al mondo che mi circondava ed al quale ormai sapevo di non appartenere, non più. Così mi ritrovavo ancora una volta sospesa tra ciò che non sarebbe mai stato e ciò che non sarebbe più stato, in attesa di una terza via, un passaggio laterale nel quale intrufolarmi in attesa di un nuovo raggio di luce che mi guidasse fuori da quella strada senza uscita.


lunedì 16 aprile 2007

La foresta di pietra

Infine mi sedetti alla base di una delle enormi colonne che formano la più meravigliosa foresta di pietra del mondo, e solo chi ci è stato sa di cosa io stia parlando, e tutto era immobile e stranamente silenzioso, così rimasi invano, come sempre, in attesa di un segno che spiegasse la strada che mi aveva condotta fino a lì, e l'aria tiepida di una dolce primavera egiziana a poco a poco accarezzò il mio volto ancora rigato di lacrime, e forse qualche ignaro turista sbirciò quelle gocce che cadevano ad innaffiare le radici di quegli enormi tronchi di pietra che svettavano verso un cielo di luce e verità.

lunedì 2 aprile 2007

Fine

Sono uscita da quella porta asciugando l'ultima lacrima di un'illusione svanita con le prime piogge di primavera, ed ancora frastornata ammiro il sorgere del sole di un nuovo giorno, con una nuova valigia da riempire ed un amore sbagliato (perché? perché anche questa volta?) da dimenticare. Ma non potrò mai scordare le sue strane espressioni sghembe, le sue dita che si attardavano sempre un istante di troppo sfiorando le mie, i suoi sorrisi perplessi ed il suo profumo di erba appena tagliata, la ciotola piena d'acqua e mutande e spazzolone e "tu sei matta". E seduti su un letto sfatto ed ingombro, mi domandasti se ne fosse valsa la pena, ed io ti diedi l'unica risposta possibile. Ne vale sempre la pena.