martedì 5 giugno 2007

Finzione

Fingo di essere bella, intelligente, dolce e divertente in questo mattina di sole e bancarelle, tu mi parli veloce mentre passeggiamo tra i banchi di un mercato qualunque ed ammiri quasi estatico il mio sorriso leggero nell'aria tiepida di un sole che sbuca tra nuvole di panna montata, e non sai che è tutta finzione, che nel mio animo sono disperata e triste e lacrimosa e noiosa e stupida, ma io continuo a fingere per compiacerti, per sedurti verso il baratro della mia solitudine, e tu quasi ammiri la tela che ti cattura e mi domando se tu sia ciò che desidero o solo l'ennesimo capriccio di una vita vuota ed insensata.

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