giovedì 13 dicembre 2007

A L., artista svizzero (ma non è un controsenso?)


Tu mi parli ed io non riesco ad immaginare altro che le tue labbra su di me e bevo ancora un po’ di vino, rosso e vellutato, mentre il tuo sguardo si posa lento sul mio volto arrossato per il caldo e l’eccitazione, sono stanca e barcollo leggermente mentre rumori in sottofondo allontanano le tue parole, tu mi afferri piano un braccio, a trattenermi dal precipitare verso questo abisso di lacrime e solitudine che è ora la mia vita.

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