lunedì 11 giugno 2012

Giocare, ancora

L'aspetto fuori dai bagni, in un angolo quasi nascosto, fischiettando sfrontato. Lei esce e mi guarda un poco sorpresa-solo un poco però. Si avvicina stranamente cauta, mi sorride. Inclina il capo e mi guarda diretta negli occhi ridenti. Appoggio le mie mani sui suoi fianchi e l'attiro dolcemente verso di me. Sento la sua pelle tenera sotto le mie dita, percepisco l'arrendevolezza del suo corpo contro il mio. Poi lascio la presa e mi allontano, un lampo di tristezza le sfigura per un istante il viso. E io immagino il momento in cui davvero sfiorerò le sue labbra con le mie, immagino quell'istante magico in cui smetterò di giocare con lei per possederla, finalmente, e ne ho timore.

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