martedì 17 gennaio 2006

Attesa

Occhi stanchi, ansia, leggero fremito, mani sudate, poi gelate mentre seduta aspetto che qualcuno venga a prendermi e ricordo, ricordo tutte le sere in cui ho aspettato nervosa qualcuno ma ora non importa più chi stessi aspettando, se arrivò o mi lasciò lì, ore ad aspettare invano; è sempre la stessa, maledetta, sospesa sensazione di attesa, un ponte tra me e la notte che fuori mi abbraccia e mi inghiotte, troppe volte estranea, troppe volte disillusa da un campanello che non suonò mai.

Nessun commento: