giovedì 4 giugno 2009

Seduto in quel caffè, lui non pensava a me

Lei svolta l'angolo tutte le sere, fra le sei e le sette. Io l'aspetto qua, seduto in questo bar turistico, sorseggio una birra ed intanto leggo il giornale. Lei cammina tranquilla, non troppo veloce, non troppo piano. Di solito guarda davanti a sé, ma quando mi nota per un istante i suoi occhi si soffermano, per un istante l'ombra di un sorriso le illumina il viso. Mi piace immaginare che un giorno si fermerà, si siederà accanto a me, e rimarrà in silenzio, mentre io termino di leggere il giornale. Mi piace immaginare che il profumo della sua pelle mi turberà appena un poco, distraendomi dalla lettura. Mi piace immaginare che quel giorno mi innamoreró, ed il mio cuore cesserà di essere un grumo di asfalto.

2 commenti:

Galeazzo Pomponio Gargiulo ha detto...

Ueilà, sono il mitico Gargiulo.

Pur essendo un genio ci sono 2 cose che non riesco del tutto a capire:
1) quello che scrivi (ammazza quante parole, tutte intrecciate tra loro senza alcun significato, devi avere una cultura con i controzeb*dei ...)
2) le foto le fai tu o le trovi in rete?

PS Per stavolta non ti ho teso alcun trappolone antirosicruciano ... ma solo per stavolta ...

MBarbara ha detto...

Mio ineffabile Galeazzo,

le foto sono fatte da me (non vedi che sono tutte storte?)e le parole tutte intrecciate sono frutto delle mie sinapsi femminili...
Ma invidio la leggerezza della tua ironia, ed ovviamente la tua inestimabile maestria nel lavare i piatti!
PS Grazie per avermi concesso una tregua dal trappolon!