mercoledì 17 maggio 2006

Dolore

Il dolore mi squarcia le viscere e quasi cado in terra, gemente. Mi trascino a stento sul letto e mi contorco incessabilmente in attesa di un sollievo che non arriva. Brividi violenti percorrono il mio corpo, ed il peso delle coperte mi impedisce di respirare, così le scalcio via ricadendo preda del freddo. Violenti conati di vomito bruciano l'esofago rifiutandosi di venir espulsi, e non riesco nemmeno a lamentarmi affinché qualcuno mi soccorra in questa stanza squallida di un vecchio albergo.Cerco di chiudere gli occhi in cerca di un momentaneo sollievo dalla luce che ferisce la mia mente, ma nulla può lenire questo dolore costante ed implacabile che strema il mio spirito ed il mio corpo, e vorre che tu mi porgessi un paio di pastiglie, ma tu non ci sei più, svanito con le prime luci dell'alba.

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