sabato 13 maggio 2006

Censura

Io lo so, che dovrei tacere. Ma tu vuoi censurare anche la mia fantasia, le mie invenzioni, e metti all'indice i miei racconti di ironica crudeltà, perché sai che la finzione racconta una verità ridicolmente scomoda, ma io non mi trattengo, come non mi trattengo dal polemizzare sull'assurda vigliaccheria che ti impone, sempre!, di sorridere silenzioso sugli scivoloni altrui, senza mai una risata liberatoria, eppure sapevi che io non sarei mai riuscita a tacere, lo sapevi dal primo momento che mi hai incontrata, che la mia lingua vaga senza requie non solo sulla tua pelle.

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