mercoledì 21 aprile 2010

Piccola digressione

Decido una piccola fuga, nessuno mi insegue fra i vicoli perduti di locali equivoci. Mimetizzata da un passato che ora fingo di non aver vissuto, oscillo la testa a ritmi tribali, brandisco un rossetto acceso come segnale distintivo di ciò che sono, bevendo un the troppo caldo di zenzero. Ascolto parole vuote, mentre cerco Dio in una sfera stroboscopica (la musica palpita dentro di me), i piedi battono il ritmo, tu sei altrove (tu sei sempre altrove) ed io invece no.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma non mi hai riconosciuto???
...ero il Dee-jey!!!
Anton Vito, Dj