sabato 10 aprile 2010

Anime

D'improvviso ti sveli, appena un poco, parole sussurrate, la tua vita che offri, mi vedi appena, sai che stai giocando d'azzardo, sai che sei andato troppo oltre. Un passo indietro, senza guardare, ed ecco il baratro. Inciampi, barcolli, ed io allungo una mano. Ti afferro, lascio che il tuo corpo si affidi a me, totalmente. E poi una spinta violenta, ti scaglio nello spazio aperto, tu precipiti. Ma è un attimo, anche io mi getto dietro di te in quegli abissi, ti raggiungo in quell'infinita caduta, ti stringo a me ed attendo che i nostri corpi si sfracellino nel peccato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...povero passerotto solitario: ti sei "svelato" alla Gatta sbagliata!!!
(sempre Tuo, Anton Vito)

Anonimo ha detto...

bà...dove sei? nei lidi ti chiamai ma ora sei occupata,dove sei? dimmi orsù