mercoledì 20 gennaio 2010

Riflessi

Lei si affacciò pericolosamente sul parapetto del ponte, sporgendosi ad ammirare i giochi di luce sull'acqua torbida della Senna. Rideva infantile, salutando i turisti sui Bateaux Mouches, mentre io mi avvolgevo stretto nel cappotto a ripararmi dal vento gelido del nord che spazzava il cielo arancione di luci e nebbia. Mi guardò malinconica, per un istante. Io ero nervoso, disprezzavo me stesso per non riuscire a resistere al suo richiamo (carnale?), e mi domandai chi fosse realmente quella donna che ora appoggiava il suo capo sulla mia spalla, il suo profumo forte nelle mie narici, le sue labbra avide sulle mia. Mi parve di sentire il suo cuore battere nel petto, accanto al mio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao ba....

MBarbara ha detto...

Ciao tu. Ma chi sei?

(accidenti, c'era una persona che tanti anni fa mi chiamava ba, bizzarro).

Anonimo ha detto...

ti ho già detto chi sono....ciao bà