martedì 26 gennaio 2010

L'estranea

Rimango immobile per un attimo che sembra eterno, il capo fra le mani e gli occhi serrati per non guardare la tua vita senza me, per non guardare le stanze dove vivi, i pavimenti che calpesti, le finestre a cui ti affacci. Rimango immobile su quel divano, provando un dolore che non so descrivere, mentre fingo di sorridere, il mio corpo estraneo occupa uno spazio che non gli appartiene, il mio cuore estraneo sanguina sporcando un tappeto persiano, tu mi rimproveri ed io non posso che amarti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che succede Ba?

MBarbara ha detto...

Ba si rifiuta di rispondere finché non scoprirà chi nutre questa curiosità rosicruciana.

Solo Pe' mi chiamava Ba, ma è passato troppo tempo, troppe onde si sono infrante sulla spiaggia di un mare che ora mi appare un miraggio.

Anonimo ha detto...

lascia stare solo io posso chiamarla bà....