giovedì 19 novembre 2009

Gêne


Sentii affluire violento il sangue al volto, ed arrossii imbarazzata. Le parole morirono in gola e la mente si confuse. Per un lungo istante rimasi ferma, incapace di muovermi, annientata da quel tocco divino che aveva svelato tutta la mia infima esistenza. Non vi era soluzione, non vi era altra soluzione. Afferrai un candelabro, La cera calda colò sulle mie mani, ustionandomi appena. Afferrai il candelabro e lo colpii con forza. Le candele si spensero, lasciandomi nell'oscurità. Avevo ucciso Dio.

3 commenti:

Bitterkalt ha detto...

Nietzsche aveva ragione! ;-)

Galeazzo Pomponio Gargiulo ha detto...

mbg, la devi smettere di copulare in chiesa!!!

MBarbara ha detto...

Galeazzo, sei un geniaccio, accidenti a te!