sabato 30 dicembre 2006

Il gatto di Voltaire

Allungò una mano ad accarezzare lentamente il suo pelo lucente, temendo di svegliarlo ma non riuscendosi a trattenere. Lo desiderava, desiderava davvero sfiorarlo, anche se sapeva che il suo tocco sarebbe stato doloroso, lo era sempre stato ed anche questa volta non ci sarebbero state eccezioni. Per un attimo pensò di rinunciarvi, ma già le sue dita si protendevano verso la sua schiena che si sollevava ritmicamente per il respiro. Immaginava le sensazioni che avrebbe provato, si sentiva tesa e pronta a ritirare rapidamente le dita, mentre le avvicinava cautamente a lui, e per un attimo si illuse che ciò che stava facendo non avrebbe avuto alcuna conseguenza, e per un attimo finse che i suoi occhi non si stessero riempiendo di lacrime.

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