lunedì 4 dicembre 2006

Ennui

Uno strano languore di palpebre pesanti e desiderio di coltri spesse ad allontanare il freddo di un inverno che avanzava. Strusciavo la mia nuca sulla tua mano abbandonata inerte ed immobile, e desideravo solo addormentarmi per dimenticare la noia di una sera come tante, troppa tensione nell'aria (c'era sempre troppa tensione), decisioni rimandate all'infinito ed un leggero eccesso di alcool e zucchero nelle vene, che ci rendeva consci del nostro corpo stanco e vivo, e parole non dette, sussurri bisbigliati ed il tuo cinismo ormai inutile, mentre lei giocava con un altro e tu non riuscivi nemmeno più ad ingelosirti, non riuscivi nemmeno più a credere che lei sarebbe andata via e non l'avresti rimpianta.

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