domenica 19 novembre 2006

Una mattina qualunque

Io non ricordo esattamente quando scese il freddo tra noi, ricordo solo quella strana sensazione di estraneità che avvertii fisicamente quando la tua mano mi sfiorò e pensai, così, senza una precisa ragione: "E' finita".
Poi furono quei giorni di freddo e neve, e a poco a poco ci allontanammo, quasi senza accorgercene, ed una mattina qualunque mi svegliai, e tu non eri più lì. Mi stupii di come fosse stato facile, indolore: nessuna lacrima o recriminazione, nessun urlo o rancore. Semplicemente eri svanito, come un sogno che sbiadisce all'alba di una mattina qualunque.

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