lunedì 15 marzo 2010

Una notte insonne

Lei aspetta il rumore dalla porta che si chiude alle sue spalle. Ma lui è fermo sul pianerottolo, le mani che tremano un poco appoggiate alla maniglia, incapaci di aprirla. Lei vorrebbe supplicarlo di restare, di non andare via. Rimane in silenzio, mentre lui cerca la forza di uscire nella notte quieta e silenziosa di quei giorni di quasi primavera. Il tempo pare rallentare, dilatarsi e dissolversi, poi lui apre la porta, lei smette di trattenere il respiro, per strada qualcuno grida, lei si rigira nel letto stanca aspettando un sonno che non verrà.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara, lo sai che alla luce dell'Aurora... svanisco!
(Tuo, Anton Vito Dracula)