lunedì 4 maggio 2009

Mani

Lei si accorse che non ricordava assolutamente il suo volto. Era passato poco tempo, un paio di settimane appena, e la memoria già aveva cancellato i tratti del suo viso dalla mente. Anche il suo odore era una sensazione inafferrabile, quell'odore che l'aveva attratta cosí prepotentemente da farle abbandonare ogni difesa, ogni pudore. Sorrise. Restava il ricordo delle sue mani sul suo corpo, la sua lingua che esplorava ogni anfratto del suo volto, in modo quasi osceno, e quello strano desiderio inconfessabile che lui diventasse qualcosa di più di un sogno che sarebbe svanito all'alba, all'angolo di una strada qualunque.

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