giovedì 26 marzo 2009

Metafoto

A volte sbircia il suo riflesso nel vetro della finestra che le sta di fronte per assicurarsi di esistere ancora, di non essere aria ed illusione. A volte, nel silenzio di quel palazzo di vetro e cemento, tocca il suo sesso per provare qualche sensazione che le confermi di essere ancora viva. A volte, mentre i suoi passi avanzano su moquette che attutisce ogni suono, incrocia qualcuno, e si stupisce se accenna un cenno di saluto. A volte canticchia sommessa solo per ascoltare il suono della sua voce, per non dimenticarlo. A volte crede di essere solo una foto sbiadita rigata sgranata nella quale fatica a riconoscersi, a volte crede di essere solo parole di carta.

1 commento:

Bitterkalt ha detto...

Penso quindi sono, ma non possono essere anche i miei pensieri un illusione? O forse ciò che ci circonda? è più reale ciò che vediamo o ciò che proviamo?
La realtà spesso passa inosservata