giovedì 19 febbraio 2009

Fantasma di parole


Un gioco pericoloso, ti sei affacciato sull'abisso e ti sei per un istante domandato, vagamente, cosa ci fosse là in fondo ad attrarti. E non hai potuto trattenere le tue parole, hai urlato per sentirne l'eco, ed io per lo stupore sono scivolata in quell'abisso, sul cui bordo ormai restavo in equilibrio da troppi anni forse, ma ancora incolume, ancora viva. Il dolore straziante della caduta mi ha piegata in due, spezzando le ultime resistenze lacrime sono rotolate sul mio volto ed un grido mi imponeva di salvarmi, ma non posso, non riesco, il suolo è ormai a pochi metri da me che precipito, non c'è possibilità di salvezza, solo, ancora, dolore e rimpianto.




5 commenti:

Bitterkalt ha detto...

metaforicamente è successo anche a me... ma non è la fine; oltre il fondo c'è un altro inizio!

Bitterkalt ha detto...

Tra l'altro, da dove prendi le immagini che ci alleghi?

MBarbara ha detto...

Le immagini sono gentilmente offerte dalla mia macchina fotografica. Le ultime due foto, sono stampe di Tozzi, splendide.

Anonimo ha detto...

E' vero,..oltre la fine c'è un altro inizio....,ma a nessuno di noi è possibile sapere in anticipo come sarà....,"il tempo è un ottimo guaritore"si dice spesso e volentieri...,e la Gatta Curiosa ha il tempo per guarire....sino in fondo....,rialzandosi...,con tutta la sua forza di volontà ad accompagnarla lungo il percorso...

Anonimo ha detto...

Ti osservo ,mentre torni a casa, da una nuvola bianca vedo i tuoi passi .
tu sei.
sei intrigante .
Esisti, grazie alle stelle...per te il futuro è radioso.