domenica 30 novembre 2008

Un bicchiere di vino

Ora ti inerpichi su quello sgabello instabile, la gonna risale scoprendo le gambe ed intravedo l'orlo delle calze, sembri a disagio mentre lui ti parla, sembri distante e triste, eppure ti sforzi di sorridere mentre il frastuono dei corpi intorno a te cancella la malinconia di un'ennesima giornata solitaria, e poi afferri lo stelo di un calice di vino, rosso, corposo, forse un po' troppo tannico (avrebbe avuto bisogno di respirare ancora un po'). Lo avvicini alle labbra che schiudi sensuale, quasi una vecchia pubblicità allusiva, ed assapori il liquido avida, in cerca di un'ebbrezza che non arriverà. Per un istante chiudi gli occhi, consapevole d'un tratto del mio sguardo che ti sfiora, per un istante chiudi gli occhi mentre il vino scivola nella tua bocca, e ci siamo solo noi due, tutto svanisce, luci, gente, musica, rumore, chiacchiere, tutto svanisce e resta il tuo corpo, e resta il mio sguardo che lo possiede.

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