venerdì 12 ottobre 2012

Un viso nell'ombra

Immaginavo spesso di toccare il tuo viso con la punta delle mie dita sbiadite dal tempo, la sensazione della tua barba ruvida sotto i polpastrelli, le labbra secche e riarse dal vento di tramontana che spirava salmastro lungo la costa. Tu ti ritraevi infastidito, ma io mi avvicinavo di nuovo, lentamente, e continuavo ad esplorare con la mano ogni solco lasciato dalle lacrime che non avevano rigato il tuo volto, ogni piega che i sorrisi trattenuti avevano impresso ai lati della tua bocca. Poi, di scatto, afferravi i miei polsi per distrarmi da te, e rimanevamo avvinti in una lotta inconsapevole fra le tue paure e le mie passioni, mentre l'inverno già arrivava.

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