martedì 22 dicembre 2009

Quel che fui

Ora tu mi domandi del mio passato, io taccio ed invento una storia qualunque, in ginocchio ai tuoi piedi. Tu ascolti il mio silenzio ed immagini la mia pelle sfiorata da mani non tue, immagini altri uomini che rapirono il mio cuore ed il mio sesso, immagini notti buie in cui le mie gambe si intrecciarono ad estranei fuggenti. Un fremito ed un leggero sorriso colmo di triste consapevolezza, mentre afferri violento i miei capelli, mentre mi colpisci con forza, mentre mi baci ed aneli il mio corpo. Un fremito ed un leggero sorriso, mentre fuori scende bianca la neve a ricoprire ciò che fui, ciò che fosti, per lasciarci liberi di diventare quel che siamo.

1 commento:

Bitterkalt ha detto...

La neve ricopre tutto di rassicurante bianco lasciandoci liberi di riscrivere le nostre vite, ma la primavera ritornerà...