venerdì 14 settembre 2012

Settembre

Vi erano poi viali ricorrenti nei sogni che percorrevo facendo scricchiolare la ghiaia sotto le suole di scarpe dolorose. Una lumaca si mimetizzava fra le prime foglie arrese all'autunno. A volte incrociavo sguardi mentre un soffio di vento inoppurtuno sollevava la gonna.-sempre troppo corta, sempre del colore sbagliato- e con le mani trattenevo imbarazzata sottovesti castiganti. Poi case sconosciute mentre con passo malfermo entravo nell'ennesima hall di hotel malconci per crollare in letti usati, dove il piacere era donato da solitari tentativi di manomettere corpi estranei mentre tu aspettavi inquieto in un'altra strada, in un'altra città.

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