martedì 29 novembre 2011

Meraviglioso!

Poi sopravvivere divenne quasi semplice, trascinando i giorni verso un abisso che raggiungevo solitaria ogni sera. A volte qualcuno si addormentava per un istante nel mio letto, e io sorridevo di quella finta normalità, mentre a poco a poco il mio sguardo si rattristava e il cuore appassiva. E poi. E poi tu stringevi d'improvviso le mie mani e io avrei voluto solo morire in quegli istanti, perché tutto avesse termine in una lenta dissoluzione luminosa.
Infine. Inciampai in un meraviglioso sbaglio, giorni perduti a fantasticare (ancora? di nuovo?) in un impeto di sano (suvvia, sano? non scherziamo proprio ora) masochismo non risolto, biancheria sofisticata e maglioncini impalpabili, e tu stringevi ancor più forte le mie mani, per impedirmi di schiaffeggiarti, ammettilo.

E intanto si avvicinava l'inverno. 

1 commento:

Bitterkalt ha detto...

l'inverno non ti ucciderà se ti abbandoni a lui, ma soffrirai la morte lenta dell'oblio emozionale se ti opponi alla tempesta della vita passivamente. Ridi in faccia alla morte e vivi fino all'ultimo combattendo con e contro i tuoi demoni. Non esiste un domani, tutto quel che conta è oggi