martedì 20 ottobre 2009

Lui si dissolse fra le mie mani in un tardo pomeriggio d'autunno

Per un attimo finsi di non riconoscerla, volevo cogliere una leggera disperazione nel suo sguardo, eppure non avvenne, io finsi e lei a sua volta, così ci incrociammo senza nemmeno salutarci. Pochi passi, mi voltai e lei già stava abbracciando un altro uomo, l'infingarda! La gelosia mi trafisse come pugnale acuminato il petto, una fitta violenta al ventre e lo spasmo dei sensi mi sopraffece. Caddi. In quell'istante, mentre il mio corpo sfiorava il ruvido asfalto, allora lei si voltò, sorrise beffarda e corse da me, quasi allarmata, mi strinse fra le sue braccia ma io svanii, svanii per sempre.

2 commenti:

Galeazzo Pomponio Gargiulo ha detto...

Psssss ... sono vivo, ma non lo dire a nessuno ...

MBarbara ha detto...

Meno male, il rag. De Bortolis a letto è una chiavica, ma non lo dire a nessuno...