Vivo in un mondo perfetto, una famiglia perfetta, una moglie perfetta, figli perfetti, casa perfetta, lavoro perfetto. Eppure ogni giorno sento in me crescere questa assurda smania di distruggere tutto, di vedere cosa c'è al di là di uno specchio che ogni mattina mi rimanda il mio volto stropicciato da notti insonni alla ricerca di un abisso nel quale sprofondare, per sentire un brivido che è paura e piacere insieme, come su una giostra che viaggia veloce verso ciò che non sono stato e ciò che non sarò mai e mi domando se sia un rimpianto per ciò che avrei potuto essere se non avessi scelto cotanta perfezione, se fossi rimasto un piccolo animale di passione e sogni e fughe veloci dal mio mondo fatato.
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