L'ascensore scendeva sferragliando e cigolii sinistri e le tue parole di desiderio e passione riempivano le mie orecchie in quella manciata di secondi verso la strada, verso la libertà dalle tue mani smaniose sul mio vestito di seta e profumo di buono e sandali e rossetto, e poi mi ritrovai all'aperto e tu svanisti, abbagliato dalla luce di un pomeriggio caldo di mezza estate, ed io rimasi ad annusare la tua assenza, rimpiangendo le tue labbra ed i tuoi sussurri sconci.
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