Ti aspetto in questa fredda notte dell'anima, mio tormento dei sensi, e smanio nell'attesa di te, ed immagino quando mi verrai incontro, mi sorriderai appena e mi sfiorerai con un bacio, le tue labbra bruceranno la mia pelle tesa, poi mi stringerò a te, lasciando che il tuo calore penetri attraverso i miei vestiti sempre troppo leggeri, qualche parola a scacciare i nostri silenzi pieni di desiderio, ed intanto i minuti passano lenti, ed io aspetto nel buio rotto appena da qualche faro lontano che la neve riverbera algida, lo strano ovattamento dei rumori della vita rifratti dai cristalli che scendono lenti dal cielo oscuro, ed i minuti diventano ore, e le ore diventano una vita, e tu non arrivi, lasciandomi sola in mezzo al ghiaccio, lasciandomi ghiaccio.
1 commento:
Molto bella; inizia malinconica, come velata da una leggera nebbia di foschia, poi, il risveglio, infine il gelido vuoto. Complimenti! Ciao
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