Il tuo sguardo mi annienta, nel buio di un cinema di periferia fingi un interesse che in realtà non hai, il fruscio della mia gonna ti indispone e attendi fremente il momento in cui potrai allontanarti da me, ma l'odore della mia pelle ti stordisce, stordisce i tuoi sensi allertati dalle immagini che corrono pigre sullo schermo, dialoghi insensati ed una musica troppo forte ti impediscono di reagire, il tuo respiro si fa più lento, e poi mi sfiori, per sbaglio, un lapsus fisico al quale non riesci a rimediare, mi sfiori e non sai che dire, rimani lì, a fissare lo schermo, mentre la tua mano scivola in mezzo alle mie gambe e sale su, fino a perdersi.
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