La riva si allontana lenta ed il fiume scorre quieto in un mattino fresco di sole e sabbia. Una valigia giace aperta sulla panca, vestiti fuoriescono in disordine e luce filtra da persiane chiuse, mentre lei dorme ancora, il volto disteso e sereno. Mi domando oziosamente cosa stia sognando, ed allungo una mano a sfiorare i suoi pensieri, mentre la nave scivola silenziosa increspando appena la superficie color ferro dell'acqua. La stanza è satura del suo odore che mi inebria e mi stordisce, e ripenso alla sua pelle, ai nostri corpi uniti nella notte che è appena finita, alle sue labbra su di me, ai suoi gemiti di abbandono e piacere, al viaggio che sta iniziando e che non so ancora dove mi condurrà, ed esco all'aria fresca che mi scompiglia i capelli e l'anima, ed esco nel sole di un mattino che illumina il mio sorriso.
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