Alzo gli occhi verso il cielo e vedo scorrere nuvole veloci spinte da un vento impetuoso e costante in questo pomeriggio di inizio estate, ed una canzone lontana di cui percepisco solo parole smorzate ed una melodia che mi riporta alla memoria istanti che mi paiono perduti, un sorriso gentile ed una mano pronta ad afferrarmi ed ora sono rimasta sola, con gli occhi rivolti al cielo in attesa di un nuovo sogno da inseguire per riuscire ancora a far volare questo mio cuore dolente per un amore che era solo illusione.
giovedì 31 maggio 2007
lunedì 28 maggio 2007
Uno mas
Mi appoggio al bancone ed ordino ancora
un aperitivo in attesa del tuo arrivo ed il barista mi sorride comprensivo, versando una dose generosa di rum per placare il mio evidente stato di nervosismo e cerco di sorseggiare lentamente per procrastinare il momento in cui dovrò dolorosamente ammettere che tu non arriverai. Barcollo solo un poco, sai che non reggo l'alcool, rientrando a casa ancora una volta sola, infilo lentamente la chiave nella toppa e crollo addormentata dopo essermi liberata in fretta da quei vestiti che avevo indossato con l'intenzione di compiacerti. Al risveglio un sordo mal di testa mi accompagna fino in strada e tu sei lì, mi guardi torvo e mi domandi cosa mi abbia così malridotta.
un aperitivo in attesa del tuo arrivo ed il barista mi sorride comprensivo, versando una dose generosa di rum per placare il mio evidente stato di nervosismo e cerco di sorseggiare lentamente per procrastinare il momento in cui dovrò dolorosamente ammettere che tu non arriverai. Barcollo solo un poco, sai che non reggo l'alcool, rientrando a casa ancora una volta sola, infilo lentamente la chiave nella toppa e crollo addormentata dopo essermi liberata in fretta da quei vestiti che avevo indossato con l'intenzione di compiacerti. Al risveglio un sordo mal di testa mi accompagna fino in strada e tu sei lì, mi guardi torvo e mi domandi cosa mi abbia così malridotta.
mercoledì 23 maggio 2007
L'ultima notte
Sapevo di commettere un errore, eppure non riuscii ad impedirmi di toccare la sua pelle morbida, e ricoprirla di baci sempre più violenti mentre lei giaceva immobile e remissiva, e pensai di non dispiacerle, e mi illusi che avrei potuto di nuovo possederla come un tempo e le carezze si fecero più audaci, e mi infilai voglioso in lei e lei lasciò per un attimo fare, incapace di reagire ma. Si scansò all'improvviso, in preda a convulsioni di pianto che le straziavano il petto e l'anima, e mi ritrovai a guardarla mentre il dolore le impediva anche solo di parlare, conscio che tra noi non avrebbero più potuto esserci baci e carezze ma solo lacrime. Sarebbe stata la nostra ultima notte.
domenica 20 maggio 2007
Una sera qualunque
Girovagai tranquilla, lasciando che il tepore di una sera qualunque risvegliasse in me desideri ormai sopiti di una mano gentile che mi sfiorasse, e sorridevo ebete al frinire delle cicale domandandomi oziosamente dove tu fossi, in quel preciso istante. Così, chiudendo gli occhi, non potei non immaginarti sdraiato in un letto lontano, silenzioso, gli occhi fissi al soffitto a domandarti se infine io avessi dimenticato il dolore che mi avevi volontariamente causato, nell'invano tentativo di allontanarmi da te, e avrei voluto urlarti che avevi fallito, ma tra noi ormai scorreva un oceano di lacrime e tristezza, e davvero, davvero avrei voluto che il pensiero di te mi abbandonasse, in quella sera qualunque di vento e stelle.
sabato 19 maggio 2007
Segreto
Ti vedo, chiuso in quella stanza con una finestra che si affaccia sul nulla, eccitato dalle tue stesse fantasie ed un po' imbarazzato, mentre accarezzi nervoso il tuo sesso duro sbirciando la vita al di là dei vetri e non vorresti sentirti in colpa ma lo fai, e ti vergogni della forza con cui il tuo corpo esige un piacere che vorresti concedergli in questo pomeriggio di sole e caldo e sudore che scivola lungo il tuo petto, rendendoti conscio come non mai della passione che scuote i lacci in cui hai voluto imbrigliarla, e ti abbandoni e lasci che le tue mani scivolino sapienti su di te e gemi e vorresti, vorresti davvero poter fermarti ma ormai sei andato troppo oltre e chiudi gli occhi per assaporare quell'istante di piacere che scuote le membra e la tua solitudine.
sabato 12 maggio 2007
Venere di carta
Passo in bicicletta davanti al tuo negozio, solo per sbirciarti una volta ancora, e tu sei lì, aria annoiata e triste, allora non resisto e mi fermo per scambiare appena due parole, e tu mi sorridi con i tuoi occhi neri ed un po' lucidi, così non posso che domandarmi se stessi piangendo, a chi stessi pensando, mentre le ore scorrono calde in questi giorni di vento e cielo azzurro. Poi inforco la mia bici e pedalo via, ma prima ti prometto che tornerò, e quasi sembri felice, anche se è solo una mia illusione e tu mi sorridi ancora una volta, e non sai quanto tu sia bella nella luce calda di questi giorni di maggio.
martedì 8 maggio 2007
Mattina
Un'altra mattina in cui apro gli occhi ed all'improvviso ricordo che tu non ci sei e cerco prepotentemente di non ricominciare a piangere, sforzandomi di trovare solo un motivo per alzarmi dal letto ormai troppo sfatto (ed anche questo mi fa riaffiorare violento il ricordo di te), poi sbircio dalla finestra il profilo delle montagne appena sfiorate da un sole nascente e le ultime cime innevate e sorrido per un istante, e non importa più nulla, scendo dal letto e girovago lasciando che il tempo scorra inutile come non mai.
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