La colonna sonora risuona riempiendo le stanze vuote di un inutile sabato pomeriggio, ed io cerco qualche nuova illusione per smettere di pensare ad un tempo che passa lento e nebbioso, mentre osservo i minuti scorrere ed una implacabile malinconia si avvinghia al mio cuore con gli ultimi raggi di un sole stentato che lambiscono un tetto di nuvole e freddo. Ed intanto Lady Vengeance risuona, un violino sfiora note sublimi ed oziosamente mi domando per l'ennesima volta chi sarà mai, e scaccio pensieri rancorosi, ed un timido sorriso mi sfiora aspettando la decisione di allontanarmi da questa trappola per sfogliare pagine di un libro non ancora scritto.
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