lunedì 7 dicembre 2009
Se ti affacci sull'abisso, l'abisso si affaccia in te
Lui si riflette un istante nei miei occhi scuri. Le parole cessano, resta il silenzio di quello sguardo. Io non so che fare, mi trattengo un istante di troppo, lo so, quando l'unica azione ragionevole sarebbe fuggire. Non ne sono capace. Di essere ragionevole e di correre via con questi tacchi troppo alti. Ascolto la mia anima di fragile vetro incrinarsi ancora un poco. Una piccola scheggia di spasmi violenti e dolorosi ed un impulso animalesco ad allungare una mano e toccarlo, per sentire la sua pelle sotto le mie dita, avere la certezza della sua esistenza materiale. Ma le forze mi abbandonano, anche quel piccolo gesto diventa impossibile, rimango immobile affacciata a specchiarmi in quell'abisso delizioso di fantasia ed inferno.
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10 commenti:
I Tuoi difetti sono innumerevoli, ma almeno non sei acida ...
Ti porto i saluti anche di R. Prodi ... eh eh eh
I Tuoi difetti sono innumerevoli, ma almeno non sei acida ...
Ti porto i saluti anche di R. Prodi ... eh eh eh
Porca miseria, mi è scappato il double bottom (nel senso di bottone, non di mortadella posteriore)
Galeazzo, una rivelazione sui miei innumerevoli difetti potrebbe essere catartica!
PS- La mortadella posteriore è parte dell'abisso? Mah!
Mi riferivo (evidentemente) ai difetti dello stile letterario.
...
però, dopo questa Tua rispostina acidella, potrei dire che sei anche un pochino permalosetta ...
... e pensare che Ti avevo anche portati i migliori saluti di R. Prodi
sorvolerei sull'abisso ... visto che lo citi senza citarlo, dovresti sapere cosa pensava Nietsche delle donne e della loro non profondità ...
in altri termini, per Te niente abisso, solo un simpatico galleggiamento ...
... eh eh eh
... e poi si scrive Nietzsche ... porca miseria!!!
Eccelso Galeazzo,
non intendevo assolutamente essere acidina, anzi, domandavo piena di speranza consigli su come migliorare il mio stile letterario e la mia condotta di vita per divenire una reale eggregora anti rosicruciana. Ma aimè, sono stata fraintesa, come sempre. A mia discolpa, io galleggio benissimo, per via della ciccia, come la mortadella...
Porca miseria, basta leggere il mio blog. In particolare, i Capisaldi del Pensiero.
Comunque, ho capito a cosa miri, con perseveranza rosicruciana: ad ottenere da ME lezioni gratuite a domicilio di economia domestica.
Sappi però che in questo periodo la mia portentosa mentula ha subito un leggero inconveniente con un'aspirapolvere. Conto di tornare al mio usuale splendore in tempo per le piissime festività del Santo Natale ...
Eh, avete sempre una scusa, voi maschietti: l'aspirapolvere, Lorena Bobbitt, un flash edipico... Per fortuna abito nei pressi di un negozietto di giocattoli molto fornito!
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