mercoledì 4 novembre 2009

Linee

Quando i tuoi spigoli cozzarono contro le mie curve, una piccola scintilla deflagrò infiammando i nostri sensi. Perché l'infinito è circolare, sussurrasti, ed io finsi di capire, mentre stringevi le mie mani e mi tiravi a te. Poi vennero i giorni silenziosi, non dovevo più fingere di capire, l'espressione intelligente non mi si addiceva, mentre quella che sfoggiavo-ebete sdolcinata illusoria- quella sì che rispecchiava la mia natura stupefatta. Oh, no, non fraintendere, nessuna sostanza strana, solo una svogliatezza ad usare il cervello più del necessario, per effettuare quei collegamenti, tracciare quelle linee che tutto collegavano in una infinita -circolare?- comprensione del tutto. E poi che linee ci interessavano, realmente, se non i tuoi aguzzi spigoli che perforavano le mie morbide curve?

3 commenti:

Bitterkalt ha detto...

Può darsi che con l'infinito circolare intendeva i tuoi orifizi?
Per un uomo può aver senzo...

Anonimo ha detto...

Che commento veramente superficiale e grezzo

MBarbara ha detto...

Invece a me stuzzicava l'idea di avere un orifizio circolare infinito... Presuppone un godimento illimitato, no?