Sfioro piano la tua mano perché tu ti accorga di me, in mezzo ad una folla di volti curiosi, tu mi guardi un solo istante e poi di nuovo la tua attenzione è distolta, ancora scruti intorno in cerca di una nuova preda (chi sarà questa volta? chi ti farà perdere la testa con la sua sensualità da quattro soldi esibita e fasulla?) ed io scioccamente resto lì, aspettando il tuo ritorno da una nuova avventura che scintilla nel tuo sguardo, aspettando i racconti di quanto lei, l'inevitabile altra, sia più straordinaria di me, aspettando che le mie mani ti possano ancora afferrare, stringere, possedere, godere.
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